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Questo articolo è stato pubblicato il 05 settembre 2011 alle ore 06:38.

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Per la giustizia amministrativa è tempo di bilanci. La prossima settimana cadrà il compleanno del codice del processo amministrativo, che ha debuttato il 16 settembre 2010, mentre questa settimana prendono il via gli appuntamenti per ricordare i 180 anni di vita del Consiglio di Stato e i 40 anni dei Tar.
I 180 anni di quello che oggi è il grado di appello della giustizia amministrativa – le funzioni giurisdizionali si sono aggiunte nel 1859 a quelle consultive, affidate ai consiglieri di Stato nel 1831 da Carlo Alberto con l'editto di Racconigi – rappresentano un momento celebrativo, ma anche di valutazioni. A cominciare dal codice, che ha ormai già dispiegato i suoi effetti e che, anzi, si prepara a ricevere i primi ritocchi. Era stato previsto dalla stessa delega (contenuta nell'articolo 44 della legge 69/2009) che il testo unico del processo amministrativo non nascesse bello e compiuto, ma per due anni dalla sua entrata in vigore potesse essere emendato e integrato.
Le prime modifiche sono già arrivate, suggerite dalla medesima commissione che ha confezionato il codice, e sono state approvate circa un mese fa (il 3 agosto) dal consiglio dei ministri. Ora il testo del decreto legislativo andrà all'esame delle commissioni parlamentari, per poi ritornare a Palazzo Chigi per il sì definitivo.
L'obiettivo è fare in modo – come ha di recente affermato Pasquale de Lise, presidente del Consiglio di Stato e coordinatore della commissione che ha dato vita al codice – che il giudice amministrativo non perda «la capacità di cambiare, rispondendo alle esigenze dei diversi contesti storici e sapendo cogliere le pulsioni della società».
I momenti del bilancio saranno, però, affiancati da quelli più propriamente celebrativi. Giovedì prossimo, infatti, nel cortile di Palazzo Spada sarà inaugurata la mostra fotografica Alinari che ripercorrerà la vita del Consiglio di Stato attraverso gli edifici che lo hanno ospitato. La prima sede è stata, infatti, Palazzo Carignano a Torino, seguito da Palazzo Strozzi a Firenze e infine Palazzo Baleani e nel 1889 Palazzo Spada a Roma. A Palazzo Spada oggi si affiancano Palazzo Ossoli, dove lavorano le sezioni consultive, e Palazzo Santacroce-Aldobrandini (ex sede del Monte di pietà), dove entro l'anno si trasferirà il consiglio di presidenza (l'organo di autodisciplina della giustizia amministrativa) e gli altri uffici sparsi per la capitale. L'intento è creare una cittadella della giustizia amministrativa. La ricorrenza prevede anche un monento filatelico e numismatico: il 13 settembre verrà, infatti, presentata una moneta celebrativa d'argento da 5 euro e avrà luogo l'annullo speciale del francobollo dedicato all'anniversario.
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