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Questo articolo è stato pubblicato il 09 settembre 2011 alle ore 14:11.

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Nicole Minetti (Fotogramma)Nicole Minetti (Fotogramma)

La sera del 9 agosto Imane Fadil, giovane marocchina di 27 anni, si presenta in Procura a Milano. Dice che vuole liberarsi la coscienza, esprimere lo «schifo» che prova per quello che ha visto e che per molto tempo, però, ha tenuto solo per sé. Quello che ha visto Imane si sarebbe svolto ad Arcore, nella villa del premier Silvio Berlusconi, e l'argomento è noto: le serate di bunga bunga, come quelle raccontate da un'altra marocchina, più giovane di lei, Karima El Mahroug, ovvero Ruby Rubacuori.

Alcuni estratti dell'interrogatorio a Milano (il verbale è di circa 20 pagine) sono oggi pubblicati da Repubblica e dal Corriere della Sera, e compongono un quadro sostanzialmente identico a quello già descritto da Ruby. Appena tre giorni fa, fra l'altro, l'avvocato del premier Niccolò Ghedini aveva depositato presso la Giunta per le autorizzazioni a precedere della Camera la richiesta del premier di non utilizzare le intercettazioni relative al caso Ruby.

Contatto tramite Fede e Mora, ballo delle ragazze travestite da suore

Innanzitutto Imane tira in ballo Emilio Fede e Lele Mora, che l'avrebbero contattata in un ristorante milanese offrendole l'opportunità di «andare a prendere un caffè ad Arcore». Imane accettò, visto che in quel momento, come lei stssa ammette, aveva molto bisogno di soldi. Arrivata a Villa San Martino sarebbe stata accolta con cortesia da Nicole Minetti e Barbara Faggioli, che però subito dopo si sarebbero cambiate per dare inizio a una serata dalla piega definita «inaspettata». Le due ragazze si sarebbero vestite da suore o da crocerossine, «comunque con qualcosa di nero» per poi ballare su pali da lap dance.
A quel punto, dice sempre Imane, visto che il premier si era accorto del suo disagio, la invita a fare un giro della villa e le dà - con discrezione - una busta con 2mila euro in banconote da 500, «consapevole che noi donne abbiamo tante necessità». E la serata finisce lì.

Le altre serate ad Arcore, fra cene, partite di calcio e una «fidanzata»
Gli inviti e le sue presenze ad Arcore poi si susseguono, fra cene tutto sommato normali - come quella con «Maria Rosaria Rossi, che seppi essere un deputato, e Giorgio Puricelli» (consigliere regionale del Pdl, n.d.r.), dove però lei si rende conto che «le ospiti si ammazzavano tra loro per rimanere a dormire con Berlusconi». Un'altra sera è dedicata alla partita dell'Atletico Madrid, dove Imane dice di aver visto una ragazza montenegrina, chiamata Catarina, che, prosegue, sarebbe la fidanzata del premier, come «Berlusconi mi rivelò personalmente»: «E' follemente innamorata di lui e praticamente vive ad Arcore», ma dà segni di squilibrio quando «ingoia il cibo praticamente senza masticare, ha gli occhi sgranati e cerchiati come da occhiaie». Catarina poi ha un malore, viene portata dal premier al piano di sopra e poi, quando riappare, «si lancia giù dalle scale, ruzzolando». Imane spiega anche come Emilio Fede le abbia confidato che questa ragazza ha una gemella «più grande la quale, per motivi che non conosco "tiene sotto torchio il presidente": l'affermazione la fa Fede - dice Imane - e non so se sia vera».

La Faggioli le disse di temere che Ruby avesse video compromettenti
Imane poi cita un'altra confidenza, fatta da Barbara Faggioli, che riferendosi con molta probabilità a Ruby, le parla di «un'altra ragazza araba che sta mettendo nei casini Berlusconi e tutte le ragazze che partecipano alle feste». E che «ha video o foto compromettenti relativi alle serate organizzate presso la residenza di Silvio Berlusconi, e che lo stesso aveva allontanato questa ragazza in quanto minorenne ». (Ch. B.)

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