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Questo articolo è stato pubblicato il 12 settembre 2011 alle ore 19:14.

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Silvio Berlusconi (Fotogramma)Silvio Berlusconi (Fotogramma)

Sarà consegnata domani, martedì 13 settembre, alla procura di Napoli una memoria scritta del premier Silvio Berlusconi. La notizia è stata anticipata al procuratore Giovandomenico Lepore dall'avvocato Michele Cerabona che oggi ha depositato, per conto del premier, un atto per spiegare le ragioni dell'impedimento di Berlusconi a rendere ai pm dichiarazioni domani a Palazzo Chigi sulla presunta estorsione di cui sarebbe vittima, per la quale è indagato l'imprenditore Giampaolo Tarantini. Berlusconi stesso stamattina aveva ribadito che il rapporto con Tarantini era solo una sorta di aiuto economico a una famiglia in difficoltà. E che se domani non sarà a Palazzo Chigi per ricevere i pm, è a causa di importanti impegni in Europa, non per la volontà di sottrarsi a un confronto.

I legali di Berlusconi intenderebbero evitare con la presentazione di questa memoria l'interrogatorio in qualità di parte offesa del premier. «Leggeremo la nota e faremo le nostre valutazioni», ha commentato il procuratore Lepore. Gli inquirenti riterrebbero comunque importante la testimonianza diretta di Berlusconi, in quanto, a loro parere, in un procedimento per estorsione va ascoltata in ogni caso la vittima del presunto reato.

Oggi Tarantini è stato interrogato nuovamente dai pm Francesco Curcio ed Henry John Woodcock. L'incontro è durato circa tre ore, e a differenza di quello precedente, il verbale non è stato secretato. Secondo quanto si è appreso, i pm hanno chiesto all'indagato alcune precisazioni sui suoi rapporti di lavoro con la società Andromeda e sui suoi contatti con l'avvocato Nico D'Ascola, penalista calabrese in stretti rapporti professionali con Niccolò Ghedini che nel 2009, assieme al collega Nicola Quaranta, lo difese nella vicenda delle escort. I pm, in particolare, hanno chiesto a Tarantini chiarimenti su come nacque e come si concluse il rapporto con D'Ascola.

Entro pochi giorni la Procura dovrebbe terminare l'attività istruttoria; dopo quella data i legali dell'imprenditore, avvocati Alessandro Diddi e Ivan Filippelli, presenteranno al gip Amelia Primavera una richiesta di concessione degli arresti domiciliari su cui i pm dovranno dare un parere. Parallelamente la difesa si è rivolta anche al Tribunale del Riesame, la cui udienza però non è stata ancora fissata.

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