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Questo articolo è stato pubblicato il 13 settembre 2011 alle ore 06:45.

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Sarà l'Unione europea a negoziare direttamente con Azerbaijan e Turkmenistan un trattato vincolante per la costruzione di un gasdotto che collegherà l'Asia centrale e il Caspio all'Europa. È la prima volta che i Paesi membri assegnano alla Commissione i poteri di negoziare un trattato nel settore energetico. Ed è la prima volta - come sottolinea la nota ufficiale di Bruxelles - che l'Unione europea propone un trattato a sostegno di un progetto di infrastrutture. L'Europa avrà una voce sola nella delicata partita del gas del Caucaso e negli sviluppi del cosiddetto Corridoio Sud che secondo gli obiettivi della Ue dovrebbe arrivare a coprire tra il 10% e il 20% del fabbisogno di gas Ue entro il 2020, garantendo un'alternativa alle importazioni dalla Russia: sia quelle previste dalla pipeline Nord Stream che quelle veicolate sulla linea South Stream. Aggirando anche le ricorrenti dispute tra Russia e Ucraina che già nel 2009 avevano portato al blocco delle forniture verso l'Europa.
Una vera svolta politica per Bruxelles: da tempo infatti i Governi sono consapevoli della necessità di usare tutta la massa critica della dimensione europea nei negoziati con i Paesi fornitori di energia. L'iniziativa arriva a pochi giorni dalla presentazione della proposta di Bruxelles di una politica estera comune dell'energia - che nonostante le molte perplessità degli analisti indica il Corridoio Sud come «una priorità dell'Unione europea» - e avrà un impatto sulla potenziale realizzazione di progetti chiave per l'approvvigionamento di gas della Ue che non hanno ancora risolto i problemi politici e di sostenibilità economica. Primo tra tutti il Nabucco, la via di importazione di gas naturale che partendo dal Caucaso, passa dalla Turchia, quindi a sud del Mar Nero, per poi risalire via terra attraverso Bulgaria, Romania, Ungheria, fino a giungere in Austria. Ma anche i due progetti concorrenti del Nabucco: il gasdotto Itgi, l'Interconnettore Turchia-Grecia-Italia, al quale partecipa Edison, che nell'ultima parte del percorso dovrebbe attraversare lo Ionio; e il gasdotto Trans-Adriatico, il Tap - in inglese Trans-Adriatic Pipeline - che dovrebbe collegare Italia e Grecia, passando però anche attraverso l'Albania.
«L'Europa - ha detto ieri il commissario Ue all'Energia, il tedesco Günther Oettinger - ora sta parlando con una sola voce. Questo gasdotto è un progetto importante nel Corridoio Sud per portare nuove risorse di gas all'Europa. Abbiamo intenzione di realizzarlo al più presto possibile».
I negoziati di Bruxelles con Azerbaijan e Turkmenistan riguarderanno quindi anche un trattato con impegni legali vincolanti fra le parti e le intese bilaterali necessarie per realizzare il progetto, per la costruzione e il funzionamento, oltre al quadro legale che sarà applicato alla fornitura di gas dal Turkmenistan, con il relativo riconoscimento degli accordi commerciali. Già nel gennaio scorso il presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso, e il presidente dell'Azerbaijan, Ilham Aliyev, hanno firmato una dichiarazione congiunta per la fornitura di gas all'Europa.
Secondo fonti comunitarie, la decisione di ieri di dare mandato alla Commissione per avviare i negoziati con un Paese che dispone di grandi riserve di gas, come il Turkmenistan, «avrà un impatto positivo sul progetto Nabucco, che potrebbe ottenere così una garanzia degli approvvigionamenti». A subire potenziali effetti negativi potrebbe essere invece South Stream, il progetto guidato da Gazprom ed Eni, che rappresenta «di fatto è un progetto concorrente». «Un accordo con il Turkmenistan potrebbe essere concluso entro l'anno - riferiscono a Bruxelles - e questo potrebbe permettere di realizzare un gasdotto lungo e di grande portata». «Inoltre - fanno sapere sempre a Bruxelles - sfruttare la piena capacità di Nabucco rende il progetto più sostenibile dal punto di vista economico, con una riduzione dei costi per metro cubo».
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PERCORSI STRATEGICI

Il Corridoio Sud
La via strategica per l'energia dell'Europa parte dal Caspio e passa dalla Turchia, sotto il Mar Nero. Un'alternativa alle importazioni di gas dalla Russia (con Nord Stream e South Stream)
Tre i progetti concorrenti che sfruttano il Corridoio Sud: il Nabucco, che risale da Bulgaria, Romania, Ungheria, fino all'Austria; l'Interconnettore Turchia-Grecia-Italia (Itgi) che nell'ultima parte attraversa lo Ionio; il Trans-Adriatic pipeline (Tap) che collega Italia e Grecia, passando anche dall'Albania

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