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Questo articolo è stato pubblicato il 14 settembre 2011 alle ore 21:37.

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Rispunta l'ipotesi di un condono fiscale ed edilizio. Tra le decine e decine di ordini del giorno presentati da tutti i gruppi politici, il Governo, rappresentato dal sottosegretario all'Economia Alberto Giorgetti ha accettato ufficialmente anche quello presentato da Domenico Scilipoti, presentato nel corso della discussione della manovra alla Camera.

In tre cartelle dattiloscritte il parlamentare «impegna il Governo a valutare se adottare il tanto vituperato condono fiscale». Scilipoti ricorda in una nota che sono state adottate con la manovra «norme antievasione che rappresentano una svolta epocale e che nell'immediatezza deve essere accompagnata da misure che consentano il recupero di nuove risorse economiche». Secondo Scilipoti, il condono fiscale dovrebbe dare ulteriori poteri a Equitalia per stanare chi non «confessa» di aver celato debiti al fisco e gli importi da pagare sarebbero correlati al reddito dichiarato dalle società. Nella seconda parte dell'ordine del giorno Scilipoti ipotizza un condono edilizio per tutti gli abusi realizzati fino al 31 dicembre 2010 per una volumetria non superiore al 25% dell'esistente, anche se non «aderente alla costruzione originaria».

«È un passo avanti, lo auspicavo da tanto e ora è stato preso in considerazione». Parola di Domenico Scilipoti, dopo che è stato accolto il suo ordine del giorno che impegna il governo per un condono fiscale tombale e un condono edilizio. Gli ordini del giorno sono in votazione alla Camera dopo il voto di fiducia alla manovra. Scilipoti spiega che il suo odg comporterebbe una «riforma strutturale dei poteri degli agenti fiscali». A chi gli ricorda che il condono è misura una tantum e, proprio per questo, escluso dalla manovra di Ferragosto, il deputato di Popolo e Territorio risponde invece «che è un fatto positivo».

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