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Questo articolo è stato pubblicato il 14 settembre 2011 alle ore 15:21.

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NELSON - Tradizione ovale vuole che il rugby sia nato nel 1823 alla Rugby School in Inghilterra grazie a William Webb Ellis, uno studente "indisciplinato" che prese il pallone con le mani durante una partita di calcio. Dall'altro capo del mondo c'è una piccola città che non arriva a 45mila abitanti e che al gesto del giovane William deve molta della sua tradizione. Nelson, in Nuova Zelanda, dove la Nazionale italiana di rugby è in ritiro in occasione della Coppa del Mondo, può vantare ben tre primati nella nazione che ha portato lo sport della palla ovale alla sua massima espressione con gli All Blacks.

A Nelson, il 14 maggio 1870, si è giocata la prima partita di rugby della Nuova Zelanda, a Nelson è nato il padre del rugby neozelandese, Charles Monro, a Nelson è stato fondato il primo rugby club del Paese, il Nelson Rugby Football club.

E qui, dove "il rugby è come il calcio da noi", secondo il pilone azzurro Lorenzo Cittadini, e tutti respirano ovale fin da quando muovono i primi passi, la Coppa del Mondo ha offerto l'occasione di ricordare lo storico match del 1870 giocato tra il Nelson Rugby Football club e il Nelson College, una scuola che dalla fondazione, nel 1856, ha ospitato tra i suoi banchi 19 nazionali neozelandesi. Nel pomeriggio di martedì 20 settembre, prima del match di Coppa del Mondo tra Italia e Russia, studenti di Nelson daranno vita a una partita celebrativa in ricordo di quella del 14 maggio del 1870, preceduta da una haka (la danza maori eseguita prima delle partite degli All Blacks) che sarà interpretata nel centro della città dagli alunni del Nelson College.

Il mondiale di rugby, per questa cittadina di mare sulla costa Nord dell'isola Sud della Nuova Zelanda, non significa però solo partite e palla ovale. Il 17 e il 18 settembre all'Air Nelson Hangar si svolgerà il New Zealand italian festival, un appuntamento che nell'edizione 2010 ha attratto 7mila visitatori. Tradizionalmente organizzato a Wellington, la capitale del Paese, in occasione della competizione iridata e in onore del fatto che la Nazionale italiana di rugby si trova in ritiro a Nelson, il festival è stato spostato, così la locale comunità italiana (che si contende con quella di Wellington il diritto di potersi definire la più numerosa della Nuova Zelanda) potrà conoscere più da vicino tradizioni culinarie, musica e prodotti tipici del Paese dei propri familiari. E magari potrà essere anche un'occasione per gli Azzurri, che avranno modo di informarsi meglio sulla città che li sta ospitando e sulla sua storia. «Ci hanno raccontato della prima partita. Sappiamo che si è giocata qui ma non abbiamo avuto il tempo di andare a vedere dove o di approfondire la cosa», ha aggiunto Cittadini, in attesa di sapere se nel prossimo match sarà titolare o partirà dalla panchina.

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