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Questo articolo è stato pubblicato il 17 settembre 2011 alle ore 16:19.

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Pier Francesco Guarguaglini e Paolo Pozzessere (Emblema)Pier Francesco Guarguaglini e Paolo Pozzessere (Emblema)

I manager di Finmeccanica a una cena organizzata da Gianpaolo Tarantini. Dalle carte, depositate ieri dai pm di Bari che indagano sul presunto giro di escort attorno all'imprenditore pugliese, emergono nuovi dettagli. Il 29 aprile 2009 Tarantini organizzò una cena nella sua casa romana «cui intervenivano» i dirigenti di Finmeccanica, Salvatore Metrangolo (dimessosi ieri) e Lorenzo Borgogni, quest'ultimo direttore centrale relazioni esterne. Per intrattenere i suoi ospiti Tarantini reclutava» le escort Barbara Guerra, Fadoua Sebbar e Letizia Filippi, «la cui disponibilità a concedere favori sessuali in cambio di utilità era ormai testata».

Alla cena anche il fratello del premier e la segretaria di Romani
Negli atti si ricostruisce l'elenco degli ospiti presenti alla serata. Alla cena intervennero anche Paolo Berlusconi, fratello del premier, con un suo amico, e Micaela Ottomano, «segretaria particolare dell'allora sottosegretario Paolo Romani», ora ministro dello Sviluppo economico.
Il giorno dopo la cena, Tarantini e la Ottomano parlano al telefono per commentare la serata precedente soffermandosi, tra le altre cose, «sulla spesa che Gianpaolo aveva dovuto sostenere per reclutare le due ragazze (Guerra e Sebbar) che avevano intrattenuto i due dirigenti di Finmeccanica. Ecco uno stralcio della conversazione intercettata tra Ottomano (O) e Tarantini (T):

O: Ma pure loro sono brave ragazze, cioè brave nel senso, non
erano vipere
T: ...Noo
O: No quei due della Finmeccanica, eh?
T: ... (incomprensibile, ndr)... puttane
O: Si, vabbè e certo che sono due puttanone, ma si vede, che scherzi? Però erano meno arpie di quella Letizia.
T: Ah, sì
O: Quella là era più... mo ti è costato altri duemila?
T: Nooo
O: Che sei generoso, chissà che gli hai dato, sii...

In cambio della serata Tarantini - annota la Gdf - promette a Guerra mille euro, alla Filippi 500 euro (per comprare un paio di scarpe «bellissime») e alla Sebbar (che già due mesi prima aveva ricevuto mille euro per prostituirsi con Metrangolo) del danaro non quantificato.

Aggiornamento del 12 febbraio 2024: Successivamente, nel novembre 2015 il Tribunale di Bari ha assolto Letizia Filippi da tutte le accuse

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