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Questo articolo è stato pubblicato il 22 settembre 2011 alle ore 17:07.

"Democrazia e malcontento", il tema è ampio, ma inevitabile nella congiuntura che attraversa l'Europa scossa dalla crisi finanziaria, incerta sul proprio assetto istituzionale, divisa da tensioni generazionali, attraversata dalle continue accelerazioni dell'innovazione tecnologica. Problematiche globali che però trovano nella dimensione europea punte di massima esasperazione.
Basta mettere in fila i titoli dei maggiori eventi di queste settimane per confermarne l'attualità. Le tensioni sull'euro piegato da deficit, debito e debole crescita dei partner hanno svelato, fra l'altro, l'inadeguatezza delle istituzioni comunitarie. Le fiammate di violenza che hanno acceso Londra in agosto non sono state solo l'esplosione di rabbia giovanilistica, ma il segno di un malessere che attraversa le società più avanzate e rischia di metterle sorprendentemente in scacco anche grazie all'uso dei social network. C'è stata una forte dimensione tecnologica infine nell'organizzazione delle rivolte che abbiamo visto mutare il volto del nord Africa dove, una volta di più, la spinta di una nuova generazione ha svolto un ruolo importante.
Saranno questi i temi sotto il titolo unificante di "Democrazia e malcontento" al centro del XIX Convegno di Pontignano che si tiene dal 23 al 25 settembre a villa Wolkonsky, residenza dell'ambasciatore britannico a Roma, Christopher Prentice. Il Convegno presieduto da Giuliano Amato e Chris Patten – organizzato dal British council e dall'ambasciata britannica a Roma in collaborazione con l'ambasciata italiana a Londra, l'università di Siena e il Saint Anthony's college di Oxford e con Il Sole 24 Ore, media partner insieme a Bbc e Rai – è dal 1993 sede del dibattito bilaterale italo-britannico riunendo esponenti di primo piano della politica e della cultura dei due Paesi. All'apertura interverrà fra gli altri il ministro inglese per la ricerca e l'università, David Willetts.
L'incontro è a porte chiuse e si articola in quattro gruppi di lavoro dovranno scandagliare gli aspetti centrali del "malessere democratico". Relatore del primo, dedicato alla questione centrale in queste ore di crisi del debito pubblico e della crescita privata, è Alessandro Profumo con un intervento qui disponibile e pubblicato sul quotidiano. Spetta, invece, a Gavin Hewitt, Europe editor della Bbc, denunciare nel gruppo di lavoro sul media tradizionali e non, quanto "la struttura gerarchica del potere", tanto nel Vecchio continente quanto nel mondo cosiddetto emergente, sia minacciata dalla rivoluzione digitale. Una realtà che nelle sue diverse manifestazioni sta cambiando, di fatto, il volto alla democrazia. Per lo meno il volto della democrazia che ci siamo abituati a conoscere se è vero che anche "in Siria – sostiene Hewitt – è possibile caricare un video su YouTube e mobilitare la gente nel volgere di qualche ora".
La conseguenze dell'evoluzione hi tech ricadono tutte sul gap fra giovani e anziani. L'Europa e la prossima generazione è il tema del terzo tavolo di Pontignano presentato da Laura Figazzolo di Rena (Rete per l'eccellenza nazionale) che indaga le dinamiche e le prospettive delle nuove generazioni in un mondo che cambia, ma che rischia di sbattere contro l'assenza di strutture in grado di di consolidare o favorire cambiamento. E in questo contesto i giovani europei come si misurano con le nuove leve del mondo che avanza, quello asiatico, sia esso cinese o indiano ?
Le dinamiche di un mondo globalizzato incrociano la spinta verso politiche che tendono a coinvolgere sempre di più le comunità locali e la società civile. Nel Regno Unito l'esperimento della Big society per quanto indefinito va in quella direzione. In Italia si sta scegliendo la via federale. Oltre lo Stato nazione ? E' l'interrogativo al centro del quarto gruppo di lavoro presentato da Sophie Stephens di Citizens Uk che avvierà il dibattito con gli ospiti muovendo dalla celebre definizione che Abramo Lincoln diede della democrazia "governo del popolo, dal popolo, per il popolo". Quantomai attuale in questa congiuntura di riconsiderazione delle istituzioni europee accusate di essere espressione di un insostenbile defict democratico.
I lavori si chiuderanno domenica con due dibattiti televisivi per Bbc e Rai, esperimento innovativo per portare in televisione il Convegno di Pontignano che s'incammina verso – sarà il prossimo anno – la ventesima edizione.
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