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Questo articolo è stato pubblicato il 22 settembre 2011 alle ore 18:49.

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«Il riformatore non potrà esimersi da una disamina e da un vaglio attento delle singole misure, per decidere riguardo alla loro conservazione, soppressione o riduzione», ha detto Vieri Ceriani, presidente del tavolo del ministero dell'Economia sull'erosione fiscale e capo servizio Rapporti Fiscali della Banca d'Italia, nel corso di una audizione alla Commissione Finanze della Camera, sulla riforma fiscale.

Vieri Ceriani ha ricordato che «alcune misure incluse nell'elenco delle tax expenditures, come le detrazioni Irpef per lavoro dipendente o per familiari a carico, costituiscono aspetti strutturali dell'attuale sistema impositivo e appare opportuno che la loro eventuale abolizione (o riduzione) sia inserita nell'ambito di riforme di più ampia portata, che ne contemperino gli effetti e ne considerino tutte le implicazioni. Altre misure sono volte a evitare doppie imposizioni, a rendere il nostro ordinamento compatibile con quello comunitario o con gli accordi internazionali, o a favorire l'emersione di imponibili; per altre misure la soppressione potrebbe comportare problemi di compatibilità con principi costituzionalmente garantiti».

Occorre una strategia d'azione comune contro l'erosione fiscale, quel fenomeno che riduce l'area dell'imposizione fiscale attraverso agevolazioni, esenzioni, e regimi sostitutivi di favore. Il "cantiere" é aperto presso il ministero dell'Economia e conta l'adesione di 32 associazioni di categoria. Vieri Ceriani ha messo sotto la lente d'ingrandimento le misure fiscali che possono nuocere al gettito. Salgono da 242 a 600 le misure che possono nuocere al gettito individuate dal tavolo contro l'erosione fiscale. «La stima dell'onere di "erosione" mira a mettere in luce il beneficio medio procapite derivante dalle misure di erosione, basandosi sulle dichiarazioni dei redditi e dei versamenti effettuati dai contribuenti - ha detto Ceriani - Un lavoro "tecnico" che ha come obiettivo quello di quantificare attraverso il vaglio attento delle misure la decisione sulla loro conservazione o la loro eliminazione o riduzione». Il gruppo di lavoro ha fissato ancora due appuntamenti che consentiranno di completare le analisi iniziate, quindi individuare le modalità per tagliare almeno parte di queste misure attraverso la riforma fiscale.

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