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Questo articolo è stato pubblicato il 25 settembre 2011 alle ore 17:21.

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FRIBURGO - La Chiesa non deve «adattarsi ai criteri del mondo», ma per ritrovare la «fedeltà» alla propria «missione», «deve sempre di nuovo fare lo sforzo di distaccarsi dalla mondanità del mondo». Benedetto XVI, incontrando a Friburgo i cattolici impegnati nella società tedesca, ha invitato a guardare ai momenti di purificazione della Chiesa nella storia quando, in seguito alla «espropriazione di beni» o la «cancellazione di privilegi», essa «si spogliava della sua ricchezza terrena e tornava ad abbracciare pienamente la sua povertà terrena».

Per il Papa, è «nuovamente l'ora di togliere coraggiosamente ciò che vi è di mondano nella Chiesa». «Liberata dal suo fardello materiale e politico», ha detto, essa «può dedicarsi meglio e in modo veramente cristiano al mondo intero, può essere veramente aperta al mondo».

Il Vaticano, nel pomeriggio, ha smentito la voce, del tutto infondata, delle dimissioni del Papa. Il tema arriva – naturalmente inatteso – nelle ultime ore del viaggio del Papa in Germania. Ne parla il quotidiano Libero. "Per ora è una voce (un'ipotesi personale di Joseph Ratzinger) e spero che non diventi mai una notizia. Ma poichè circola nelle più importanti stanze vaticane merita molta attenzione", ha scritto il giornalista-scrittore, esperto di affari religiosi, Antonio Socci. "In breve - prosegue l'articolo - il Papa non scarta la possibilità di dimettersi allo scoccare del suoi 85 anni, ovvero nell'aprile del prossimo anno. Che Ratzinger ritenga possibile questa scelta è noto almeno dal 2002, quando si dovette studiare l'eventualità con l'aggravarsi della malattia di Giovanni Paolo II".

Nel primo pomeriggio è già in calendario una conferenza stampa di padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa vaticana. Che a precisa domanda su quanto scritto da Libero afferma: «Questo, se lo dice Socci, bisogna chiedere a lui da dove l'ha saputo, perchè io non ne sono informato. Quello che sappiamo tutti - ha aggiunto padre Lombardi - è quello che ha scritto il Papa nel suo libro ‘Luce del mondo', e oltre a questo io non ho altre informazioni».

Il Papa nel libro-intervista aveva affermato che in caso di malattia potrebbe anche dimettersi. Comunque, secondo il portavoce della Santa Sede, «la forza e la resistenza che ha dimostrato in questo viaggio di per sè mi sembra molto eloquente sulla sua capacità di continuare ad affrontare impegni anche molto gravosi».

Durante la conferenza stampa, Lombardi – a cui è stato fatto notare che ancora non ci sono viaggi programmati per il 2012 - ha anche detto che il Papa «sta molto bene, è in condizione buona e del tutto normale. Sta superando bene un viaggio così intenso, e dal punto di vista della salute questo viaggio è un vero successo».

Nel libro intervista ‘Luce del mondo' scritto con il giornalista tedesco Peter Seewald lo scorso anno Ratzinger afferma: «Quando il pericolo è grande non si può scappare. Ecco perchè questo sicuramente non è il momento di dimettersi. È proprio in momenti come questo che bisogna resistere e superare la situazione difficile. Ci si può dimettere in un momento di serenità, o quando semplicemente non ce la si fa più. Ma non si può scappare proprio nel momento del pericolo e dire ‘Se ne occupi un altro'». Nel volume edito dalla Libreria Editrice Vaticana, Joseph Ratzinger ammette che, come previsto dal Diritto Canonico, «quando un Papa giunge alla chiara consapevolezza di non essere più in grado fisicamente, psicologicamente e mentalmente di svolgere l'incarico affidatogli, allora ha il diritto ed in alcune circostanze anche il dovere di dimettersi».

Ma anche nell'omelia di oggi alla messa a Friburgo ha fatto un accenno decisamente emblematico: «Vorrei ringraziare voi tutti - ha detto testualmente - per la vostra preghiera a favore del Successore di Pietro, affinchè egli possa continuare a svolgere il suo ministero con gioia e fiduciosa speranza e confermare i fratelli nella fede».

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