Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 26 settembre 2011 alle ore 15:30.

Amanda Knox non riesce "né a mangiare né a dormire bene", in attesa del verdetto della Corte d'appello di Perugia che deve decidere se confermare la condanna per l'omicidio di Meredith Kercher. I media Usa registrano quanto ha detto in tv e all'Ap l'amica della studentessa americana, Madison Paxton, mentre una delle migliori amiche di Meredith rompe quattro anni di silenzio con un'intervista esclusiva al britannico Sunday Telegraph: "E' stata Amanda Knox", sostiene Natalie Hayward.

Con l'avvicinarsi della sentenza d'appello, nei due campi contrapposti scendono in campo le amiche. Amanda è innocente per la sua amica, colpevole per l'amica della vittima. Per l'omicidio della Kercher, Amanda Knox e l'ex fidanzato Raffaele Sollecito sono stati condannati in primo grado rispettivamente a 26 e 25 anni di carcere. Il procuratore generale e i pm hanno ora chiesto l'ergastolo.

Natalie Hayward, anche lei inglese, aveva conosciuto Meredith nel settembre 2007 quando entrambe arrivarono a Perugia per studiare all'Università per stranieri. Si sono viste quasi tutti i giorni per due mesi, fino all'omicidio di Meredith. Nell'intervista al Sunday Telegraph, la Hayward afferma che una serie di incidenti l'hanno convinta che la Knox non debba essere liberata. Ha citato lo strano comportamento della Knox e la sua evidente conoscenza di dettagli dell'omicidio subito dopo il delitto, oltre alle tensioni cresciute tra le due ragazze nelle settimane in cui dividevano l'appartamento. Natalie ha visto Meredith per l'ultima volta la sera di Halloween, il 31 ottobre, quando hanno cenato insieme ad altri amici mascherate la Kercher come un vampiro e la Hayward come una strega.

Madison Paxton, l'amica di Amanda che era con lei all'Università di Washington e si è trasferita a Perugia per starle vicino, ha detto all'Associated Press (oltre che in un'intervista su Canale 5) che la Knox non ha energia e si stanca molto facilmente: "E' difficile per lei trovare momenti di pace. Ha disturbi nel mangiare e nel dormire". Parole che non sembrano però avere suscitato un'ondata di simpatia sul Seattle Times, il giornale della città di Amanda: "Knox non può né mangiare né dormire bene". "Neppure Meredith Kercher", commenta un lettore delle pagine locali.

Le dichiarazioni dell'amica di Amanda trovano spazio su vari siti d'informazione Usa, tra cui il Chicago Tribune e il Washington Post, che seguono passo passo il processo con i lanci Ap: l'accusa di essere "diabolica" mossa oggi dall'avvocato di Lumumba, la richiesta dell'ergastolo, la lettera in cui Amanda ha scritto di essere "molto stanca" e di pensare a Seattle.

La lettera di Amanda, indirizzata a Rocco Girlanda, presidente onorario della Fondazione Italia-Usa, è ripresa anche da media britannici come il Daily Mail: "Sleepless for Seattle", lettera rivela che sta sognando di tornare a casa". Il tabloid ha descritto Amanda Knox "pallida" e con le ciocche di capelli assottigliate per la preoccupazione durante la vita in carcere.

Il Sunday Mirror pubblica un'intervista al padre di Amanda, Curt Knox, che promette che se sarà liberata festeggeranno il suo 21.mo compleanno, con tre anni di ritardo. Amanda, 24 anni, era in carcere quando ha compiuto 21 anni. Il padre ha speranza che la figlia torni a casa. Non solo: spera che ci sia una piena revisione del caso: "Il processo si è basato più sulle emozioni che sulle prove. Le prove presentate sono state un assassinio del carattere di Amanda".

La Bbc, che segue da Perugia il processo, precisa che la richiesta di ergastolo avanzata dall'accusa in appello – così come nel processo di primo grado - era qualcosa che i team di difesa della Knox e di Sollecito si aspettavano.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi