Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 26 settembre 2011 alle ore 15:18.

My24
Nicolas SarkozyNicolas Sarkozy

Parigi - La sinistra ha conquistato la maggioranza al Senato e per Nicolas Sarkozy si tratta di un altro duro colpo in vista delle elezioni presidenziali della prossima primavera.

Il risultato del rinnovo parziale dellaCamera Alta francese - che dall'inizio della Quinta Repubblica, nel 1958, è sempre stata controllata dalla destra – è rimasto incerto fino all'ultimo. Alla vigilia del voto con il quale sono stati eletti 170 dei 348 senatori, la sinistra era infatti sicura di poter sottrarre al centro-destra venti seggi. Ma per diventare maggioranza ne servivano almeno 23. Obiettivo raggiunto: da oggi la sinistra può contare su 177 senatori (123 dei quali socialisti, con un buon risultato anche dei Verdi, che passano da 4 a 10), rispetto ai 171 delle forze che sostengono Governo e presidente.

A pesare sull'esito finale, a convincere gli ultimi grandi elettori indecisi (i senatori vengono votati dai rappresentanti degli enti locali), a far pendere la bilancia dalla parte della sinistra è stato probabilmente lo scandalo emerso la scorsa settimana, con un'evoluzione del cosiddetto "caso Karachi". Una complessa e tuttora misteriosa vicenda di tangenti versate a dirigenti del Pakistan in occasione della vendita di alcuni sottomarini nel 1995, che sarebbero in parte rientrate in Francia per finanziare la campagna elettorale dell'allora premier Edouard Balladur, di cui Sarkozy era il portavoce.

Dal punto di vista concreto, e cioè dei meccanismi legislativi, non cambia moltissimo. In Francia il Senato ha un ruolo subalterno rispetto alla Camera, l'Assemblée nazionale, saldamente in mano alla destra. Anche se Sarkozy deve abbandonare definitivamente l'idea di una modifica costituzionale sul pareggio di bilancio, la cosiddetta "regola d'oro", che ha bisogno di una maggioranza qualificata dei tre quinti delle due Camere riunite a Congresso a Versailles.

Ma quello che conta è l'impatto politico. La maggioranza ha cercato ovviamente di sminuire la portata del voto spiegandolo come la logica conseguenza della vittoria della sinistra alle ultime elezioni locali, ma per l'opinione pubblica è la dimostrazione che se la sinistra riesce a vincere oggi – nonostante le divisioni interne al Ps acuite dalle primarie, la mancanza di un vero leader, gli episodi di corruzione a Marsiglia – allora può davvero vincere anche le presidenziali.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi