Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 29 settembre 2011 alle ore 19:19.

My24

Domande e risposte sulla Financial Transaction Tax (FTT o in italiano TTF) tassa sulle transazioni finanziarie adottata dalla Commissione europea il 28 settembre 2011 che difficilmente vedrà la luce senza un accordo politico in sede Ue, in questo momento più spaccata del solito. Il governo britannico ha già detto no alla tassa che colpisce tutte le transazioni finanziarie che rispunta sempre durante la fase più acuta delle crisi e che viene comunemente definita Tobin Tax.

Qual è l'obiettivo della TTF?
La TTF si applica alle transazioni finanziarie quando almeno una delle parti ha sede in un Paese Ue ed è un'istituzione finanziaria, cioè banca, istituto di credito, assocurazioni, fondi comuni d'investimento, fondi pensioni, compagnie di leasing e le SVp, società che nascono con lo scopo di concludere una o diverse transazioni finanziarie.

Cos'è una transazione finanziaria?
È l'acquisto o la vendita di uno strumento finanziario, definito nella direttiva Mifid e include azioni, bond e altre forme di investimento ma anche opzioni, futures e derivati. Una definizione molto ampia che comunque esclude prestiti, depositi, le commodities, spot foreign exchange transaction (compravendita di valute a prezzi concordati). Esclusi anche molti prodotti diretti ai consumatori come contratti di assicurazione e mutui.

Qual è il soggetto che si può definire stabilito nella Ue e quindi soggetto alla tassa FTT?
La definizione è diversa fra soggetti privati e istituzioni finanziarie che si considera "stabilita" in uno stato membro quando:
1) Ottiene un'autorizzazione di quello stato membro
2) È registrato in quello stato
3) Conclude una transazione attraverso una filiale
4) È parte di una transazione finanziaria con una ostituzione finanziaria o altri enti lì stabiliti

Chi pagherà?
L'istituzione finanziaria, parte della transazione, che pagherà in base al tasso applicato nello Stato membro in cui è stata costituita. L'atro attore della transazione che non è istituzione ifinanziaria è solidalmente responsabile. L'interrogativo più spinoso è invece su chi in definitiva ricadono i costi dic questa tassa, Secondo il Fondo monetario internazionale, il peso della tassa ricadrà soprattutto sui consumantori.

Quale tasso si paga?
Gli Stati membri sono liberi di fissare un tasso, fissarne il minimo, e porre il requisito generale che non sia mai troppo alto in modo da permettere il trasferimento della transazione all'interno della Ue. Di solito il minimo è lo 0,1%, differenti regole possono essere applicate ai derivati per cui si propone una tassa iniziale dello 0,01%.

Cosa accadrà alle imposte di bollo esistenti in Gran Bretagna e altrove?
Sembra che saranno tutte sostituite da questa nuova tassa, la FTT, il cui tasso deve essere uniforme per tutti gli strumenti finanziari. per questo motivo gli stati membri non potranno mantenere le attuali imposte di bollo nazionali.

Quanti soldi si potrà ricavare da questa tassa?
Il documento della Commissione Ue stima
che la tassa potrebbe fruttare tra i 16 e i 43 miliardi di euro. I ricavi si ripartiranno tra stati membri Ue.

Sarà introdotta? Quando?
Il progetto prevede l'introduzione con effetto dal 1° gennaio 2014. Molti Paesi fra cui Francia e Germania hanno dichiarato di essere a favore di questa tassa, altri si opporranno a questa proposta, in primis la Gran Bretagna che molto probabilmente eserciterà il suo potere di veto.

Quando e come la tassa sarà riscossa?
La tassa potrebbe essere inserita nel momento in cui le parti registrano la transazione.
A ogni soggetto che deve questa tassa sarà richiesto di sottoscrivere un fisso al mese da versare allo stato membro.

Quali esenzioni possono essere previste?
Contrariamente alle imposte di bollo, non ci sono esenzioni per broker, dealer e intermediari finanziari, né sono ipotizzabili esenzioni intra-gruppo.

La tassa potrebbe spingere queste forme di investimento come le operazioni con i derivati a spostarsi nei mercati offshore?
È una conseguenza possibile. Quei mercati sono molto competitivi, e i margini per i singoli scambi molti ridotti. La stessa Commissione Ue prevede un crollo delle operazioni sui derivati fra il 70 e il 90%. Timore più che fondato se si guarda all'esperienza svedese degli anni 80: la tassa FFt sui bond svedesi fu fissata allo 0,003% ma provocò una caduta dell'85% dei volumi di scambio.

Quali altri effetti potrbbe avere una tassa del genere?
I governi nazionali potrebbero incontrare difficoltà nel fissare i confini della FTT.

Perché si parla adesso di questa tassa?
Ci sono motivi politici ed economici e un mix di entrambi. Non ultima la convinzione che i mercati finanziari debbano "ripagare" il costo della crisi finanziaria globale. Fra gli altri strumenti presi in considerazione da G20, Fondo monetario internazionale e Commissione europea anche l'Iva sui servizi finanziari e una tassa sulle attività finanziarie (FAT), cioè un'imposta aggiuntiva sui profitti).

La FTT è una Tobin tax?
La proposta del premio Nobel per l'economia James Tobin fu, nel 1972, quella di aumentare la stabilità monetaria internazionale attraverso una tassa sulle operazioni valutarie a breve termine, ecco perché la FTT non è una Tobin Tax.
(in collaborazione con Clifford Chance)

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi