Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 30 settembre 2011 alle ore 22:47.

My24

È come dopo un terremoto, dice Sergio Marchionne parlando del momento che il Paese sta vivendo. L'ad Fiat utilizza questa metafora parlando alla Reggia di Venaria Reale, a una cena di beneficenza per l'Abruzzo, regione in cui è nato e con la quale mantiene un forte legame. «È una specie di prova per l'Italia e per tutti noi», afferma e ripete l'invito «a guardare avanti e iniziare ad agire, il più presto possibile».

Secondo Marchionne, stiamo vivendo un momento storico che «richiede coraggio e lucidità, richiede di prendere coscienza che la strada sarà faticosa e lunga, ma non impossibile». E, aggiunge, «come spesso accade nella vita, sono i momenti più difficili che ti costringono a tirare fuori il meglio di te stesso».

«Sappiamo che il mondo ci sta guardando - insiste Marchionne - e spesso non gli piace quello che vede. Non possiamo più permetterci di perdere tempo e rinviare i problemi. Non lo meritiamo noi nè il nostro passato. Se siamo in grado di immaginare un futuro migliore, allora abbiamo anche la responsabilità di costruirlo». Marchionne conclude con un'esortazione: «Adesso è il momento di dimostrare che siamo all'altezza della situazione e che siamo degni della storia che abbiamo alle spalle. Questa è l'Italia che ci piace e che piace al mondo».

Con l'amministratore delegato ci sono i top manager di Fiat e Chrysler. In sala sono presenti anche il sindaco Piero Fassino e il presidente della Regione, Roberto Cota, che oggi gli ha scritto una lettera in cui sollecitava il manager italo-canadese a «far presto nell'interesse di tutti» per individuare i modelli e i tempi degli investimenti per Mirafiori.
«Marchionne mi ha assicurato che per il futuro di Mirafiori prenderà una decisione a breve. Nei prossimi giorni ci incontreremo», ha riferito il Presidente della Regione Piemonte dopo l'incontro con l'amministratore delegato della Fiat.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi