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Questo articolo è stato pubblicato il 02 ottobre 2011 alle ore 17:49.

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(Afp)(Afp)

Il nuovo Governo di transizione in Libia potrebbe essere annunciato già a breve, lo riferisce il sito internet di Al Jazeera. L'annuncio potrebbe arrivare nonostante la posizione dell'attuale ministro della Difesa del Consiglio nazionale di transizione libico (Cnt), che continua a rappresentare «un ostacolo». Il primo ministro del Cnt, Mahmoud Jibril, vorrebbe nominare un nuovo ministro della Difesa, ma le fazioni islamiche sarebbero contrarie alla sua decisione, riferisce al Jazeera.

La Croce Rossa internazionale denuncia intanto che a Sirte - città natale dell'ex leader Muammar Gheddafi, ultimo dei due fortini delle truppe fedeli al rais assieme a Bani Walid - la gente muore per mancanza di ossigeno e rifornimenti negli ospedali. I feroci scontri nella città assediata hanno provocato una grave emergenza di aiuti medici.

Le autorità del Consiglio Nazionale di Transizione (Cnt) hanno invocato una tregua di due giorni venerdì per permettere ai civili di lasciare la città, ma secondo la squadra della Croce Rossa internazionale i combattimenti tra le milizie del Cnt e le forze del colonnello deposto continuano. Dopo aver concesso un tregua di due giorni per consentire a tutti i civili di fuggire, le forze del nuovo Governo ad interim si preparano a lanciare l'assalto finale, rimandato finora proprio per la presenza di migliaia di abitanti. L'esodo però continua: da più di una settimana migliaia di famiglie, a bordo di auto stracariche di vettovaglie, fuggono dalla città, situata a 360km ad est di Tripoli, in direzione di Misurata; ma una parte della popolazione, priva dei mezzi più elementari, è bloccata in città.

Secondo le truppe ribelli, gli abitanti rimasti sono stati presi come ostaggi dalle truppe rimaste fedeli all'antico regime, che li utilizzeranno come scudi umani. Dopo la conquista dell'aeroporto, della strada di scorrimento rapido e di una delle zone gheddafiste più importanti, i ribelli sostengono di avere il controllo dell'80% della città, che però ancora oppone una forte resistenza. La principale difficoltà sono i franchi tiratori appostati sui tetti e alle finestre degli edifici, che impediscono di entrare nel cuore della città. «Quando tutto il centro della città sarà evacuato dai suoi abitanti, la conquista di Sirte sarà una questione di ore» assicura Ahmed Bani, portavoce militare del Cnt. Ma per ora i combattimenti sono sporadici e i bombardamenti intermittenti.

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