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Questo articolo è stato pubblicato il 03 ottobre 2011 alle ore 19:45.
L'ultima modifica è del 03 ottobre 2011 alle ore 13:55.
Pianto liberatorio di Amanda Knox dopo la lettura della sentenza (EPA)
La stampa Usa: «Amanda Knox acquitted»
Qualche secondo dopo la sentenza, in diretta su tutte le tv di notizie via cavo, sono apparsi i banner delle "breaking news" in evidenza sui siti di tutti i maggiori quotidiani: New York Times, Wall Street Journal, Boston Globe, Miami Herald e Los Angeles Times hanno messo la notizia in grande risalto. Copertura capillare sui giornali di Seattle, città natale della giovane assolta, dove anche le emittenti locali erano in diretta. I due principali organi d'informazione locali, il Seattle Times e il Post Intelligencer, dicono semplicemente in aperture con una grande fotografia di Amanda "Knox acquitted" e "Amanda Knox acquitted": assolta. Proprio sull'assoluzione per non aver commesso il fatto ha insistito Fox News sottolineando nella diretta da Perugia dell'inviata Amy Kellogg: "Ce lo si aspettava che venisse assolta. Ma va notato che è stata assolta per non aver commesso il fatto, non per insufficienza di prove".
L'inviato Matthew Chance su Cnn ha parlato di "scene incredibili dal punto di vista emotivo in aula, non ho mai visto niente di simile". E Jeffrey Toobin, analista legale sempre di Cnn, ha chiosato: "Qualunque tribunale americano avrebbe raggiunto la stessa conclusione. Un verdetto giusto".
Assoluzione fa anche il giro dei siti della Gran Bretagna
La sentenza ha fatto naturalmente anche il giro dei siti dei principali network e quotidiani britannici. Meredith, la studentessa uccisa il 2 novembre 2007, era britannica essendo nata nel 1985 a Southwark, Londra. «La corte italiana ribalta le condanne per omicidio», scrive il sito internet della Bbc. Un caso di alto profilo, prosegue la tv pubblica britannica, in cui la corte di appello di Perugia ha ribaltato le condanne di Amanda Knox e Raffaele Sollecito. «Knox e Sollecito assolti dall'accusa di omicidio», scrive anche il Guardian, attraverso il suo sito internet.
Sky News concentra invece il suo titolo solo sulla giovane studentessa di Seattle. «La Knox assolta per l'omicidio di Meredith Kercher». Amanda Knox e Raffaele Sollecito saranno scarcerati, spiega il sito internet della tv satellitare britannica Sky News, dopo che la corte di appello di Perugia ha ribaltato le loro condanne per l'omicidio di Meredith Kercher.
«Amanda Knox viene assolta», titola il Times. «Knox è stata assolta da tutte le accuse contro di lei eccetto la diffamazione», sottolinea il quotidiano, «Dovrà pagare un risarcimento a Patrick Lumumba dopo aver pronunciato false dichiarazioni contro di lui, ma è libera di uscire dal carcere e dovrebbe tornare negli Stati Uniti».
«Knox e Sollecito rimessi in libertà», l'apertura dell'Independent. «Amanda Knox questa notte è stata assolta per l'omicidio della studentessa britannica Meredith Kercher, dopo che il suo appello contro la condanna è stato ritenuto fondato», prosegue il quotidiano, «anche il suo ex fidanzato Raffaele Sollecito uscirà dal carcere da uomo libero».
Sollecito: quella sera solo voglia di tenerezze e coccole
Sollecito era stato il primo oggi a prendere la parola in aula. «Io ed Amanda - ricorda Sollecito durante le sue dichiarazioni spontanee - siamo in carcere da più di 1400 giorni, passiamo quasi 20 ore al giorno in uno spazio di 2,5 metri per tre. Una situazione drammatica, come un incubo senza mai un risveglio». Poi Raffaele torna con la mente alla sera del delitto per sottolineare che né in primo grado né in appello «sono stato mai ascoltato, nonostante fossi pronto a chiarire tutto».
Ecco la versione sulla notte dell'omicidio. «La sera del primo novembre - racconta - io ero in una situazione bellissima, idilliaca, perché stavo per raggiungere un traguardo importantissimo: di lì a pochi giorni avrei discusso la mia tesi di laurea. E da poco tempo avevo conosciuto Amanda Knox, una ragazza bella, solare, vivace e dolce. E quella sera in particolare sarebbe stato il nostro primo fine settimana dove potevamo stare insieme. Era una serata libera da ogni impegno e il nostro unico desiderio era viverla tra tenerezze e coccole. Niente più di questo. Il nostro desiderio era semplicemente questo, non c'è niente di più. C'era solo il nostro desiderio di lasciare dal parte il resto del mondo».
Amanda: quattro anni fa ho perso un'amica in modo brutale
Anche Amanda si era difesa dall'accusa di aver ucciso Meredith. «Molti hanno affermato che io sono una persona diversa da come sembra che non si capisce chi sono - ha detto la studentessa di Seattle, condannata in primo grado a 26 anni di carcere per l'omicidio di Meredith Kercher - io sono la stessa persona che ero quattro anni fa. Ciò che mi distingue, è quello che ho sofferto in questi quattro anni: io ho perso un'amica nel modo più brutale, inspiegabile. In quattro anni la mia assoluta fiducia nella polizia è stata tradita. Ho dovuto affrontare accuse ingiuste. Ho pagato con la mia vita per cose che non ho commesso». Non conoscevo Rudy (Guedé condannato a 16 anni in primo grado con rito abbreviato, ndr), ribadisce Amanda, «non era una persona con cui io avevo qualche tipo di contatto. Non ho mai fatto le cose che loro dicono che avrei fatto. Meredith è stata uccisa nella nostra casa, avevo paura che se ci fossi stata, sarei stata uccisa anche io. Con Meredith avevamo un'amicizia. Condividevo con lei la mia vita, lei era sempre gentile. Meredith è stata uccisa e io ho sempre voluto giustizia per lei».
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