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Questo articolo è stato pubblicato il 04 ottobre 2011 alle ore 10:17.

Oggi sul Foglio quotidiano, il giornale diretto da Giuliano Ferrara, appare una nuova lettera aperta dell'imprenditore Diego Della Valle, dal titolo "Imprenditori ora basta" e subito sotto il testo della missiva campeggia la dicitura "Satira".
«Lo spettacolo indecente e irresponsabile che molti di noi stanno dando non è più tollerabile da gra parte degli italiani; e questo riguarda la buona parte degli appertenenti a tutti i settori industriali del centronord e del sud -scrive il Della Valle apocrifo - Il nostro agire attento soltanto ai piccoli o grandi interessi personali o di bottega, trascurando gli interessi del paese, ci sta portando al disastro e sta danneggaiando irrimediabilment e il ruolo sociali dell'imprenditoria italian in Italia e nel mondo».
«Lo schiaffo di Sergio Marchionne a Confindustria, organizzazione burocratica e obsoleta di interessi corporativi perseguiti in modo velleitario e subalterno - prosegue il finto Della Valle - dimostra che anche la prima industria manifatturiera italiana, con la sua storia, il suo peso, e la sua internazionalizzazione, non ha più fiducia in noi e non ha più nessuna intenzione di farsi rappresentare da una clase imprenditoriale che, salvo alcune eccezioni, si è totalmente allontanata dalla realtá e dai bisogni reali del sistema economico e produttivo».
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