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Questo articolo è stato pubblicato il 07 ottobre 2011 alle ore 19:12.

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Le parole di Umberto Bossi avrebbero dovuto fugare ogni dubbio, dopo che il segretario federale ha detto chiaramente che il candidato alla segreteria provinciale di Varese, è uno solo: «Io e Maroni siamo d'accordo. Scelgo Canton, è bravo». 24 ore più tardi, però in vista del congresso di domenica, sono tre i candidati a formalizzare la loro corsa per l'incarico varesino che nel Carroccio conta parecchio. La partita interna non è ancora chiusa.

Oltre a Maurilio Canton (44 enne sindaco di Cadrezzate) vicino al capogruppo alla Camera Marco Reguzzoni, restano in lizza Leonardo Tarantino (41enne sindaco di Samarate), già segretario nel 2003, il candidato più gradito al segretario della Lega Lombarda, Giancarlo Giorgietti e a Roberto Maroni (anche se il ministro dell'Interno non si è mai pronunciato) e Donato Castiglioni (46 anni, vice dell'attuale segretario Stefano Candiani), considerato vicino alla famiglia Bossi e, prima che il Senatùr si pronunciasse per Canton, ritenuto una figura di mediazione per una soluzione di compromesso con gli altri due aspiranti.

«È normale che ci sia una dialettica interna alla Lega», dice il sindaco di Varese, Attilio Fontana. Che nega sulla questione attriti dentro il partito: «Quando abbiamo un unico candidato si dice che siamo un partito stalinista, quando ce ne sono più di uno che siamo in fase di rottura». Esasperazioni a detta di Fontana che assicura: «L'unica cosa certa è che domenica ci sarà un nuovo segretario provinciale di Varese, sicuramente leghista». Anche perché, «Bossi è l'unico segretario della Lega e tutti gli uomini che fanno parte del partito sono suoi».

Nulla esclude che nelle prossime ore, prima del voto di domenica, la lista dei pretendenti possa assottigliarsi. Lo statuto non indica un termine per l'eventuale ritiro delle candidature e nel Carroccio si lavora a una soluzione che possa accontentare le diverse anime del movimento così da evitare una conta.

Canton ha ribadito che si presenterà al congresso «con un programma mirato a ricucire i rapporti con la segreteria uscente e gli altri candidati, se mai ci fossero stati dei problemi». «Non ho alcuna intenzione bellicosa - ha chiarito - e sono in ottimi rapporti sia con Donato (Castiglioni, ndr) sia con Leonardo (Tarantino)». Gli oltre 300 delegati al voto nella città dove il Carroccio è nato voteranno tra le 12 e il primo pomeriggio di domenica, dopo la relazione del segretario uscente Stefano Candiani e dopo gli interventi dei delegati e le presentazioni del programma dei candidati.

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