L'Abi chiede una riduzione delle tasse: «Primo passo per rilanciare la crescita e la credibilità nazionale»

(Emblema)

L'Italia ha «urgente necessità di rimpadronirsi di un sistema impositivo ordinato», ma «oggi gli sprechi di risorse non sono più ammissibili: il tempo di è fatto prezioso». E' quanto ha affermato il presidente dell'Abi, Giuseppe Mussari, nel corso di un'audizione al Senato sul ddl delega per la riforma fiscale, che ha seguito quella di Luigi Giampaolino, presidente della Corte dei Conti.

In particolare, ha sottolineato Mussari, «servono seri interventi di redistribuzione del carico fiscale al fine di ridurre il peso dell'imposizione per famiglie e imprese». Una riduzione delle tasse, ha aggiunto, «darebbe impulso alla crescita e costituirebbe un elemento di credibilità sul piano internazionale».

«L'abbassamento del livello del prelievo su famiglie e imprese è al primo posto - ha ricordato - nelle richieste del recente Manifesto delle imprese. Si tratta di una precondizione per dare impulso alla capacità competitiva delle imprese italiane, in particolare riducendo il cuneo fiscale tra costo del lavoro e retribuzione netta».

Nella ridefinizione del ruolo del fisco quando svolge funzioni di assistenza «è importante tener presente che l'assistenza può anche passare attraverso il fisco, ma non si deve confondere assistenza con fiscalità»,ha proseguito Mussari. In altre parole, ha aggiunto, «il fisco dovrebbe limitarsi a mettere a disposizione dell'assistenza strumenti e apparato efficienti. Ad esempio, per quanto riguarda la famiglie e le donne misure di fiscalità agevolata non farebbero venir meno la necessità di misure strutturali di altra natura. Ciò di cui necessitano le donne (e quindi le famiglie) è la creazione di tutte quelle strutture e infrastrutture che consentano loro di gestire la molteplicità di ruoli cui devono far fronte in mancanza delle quali le donne sono costrette a rinunciare al lavoro».
Secondo il presidente dell'Abi, quindi, il fatto che il ddl delega del governo «non si concentri solo sulla riforma fiscale, ma abbracci anche quella assistenziale dimostra che i tempi sono maturi per affrontare e risolvere anche questi aspetti».

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