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Questo articolo è stato pubblicato il 11 ottobre 2011 alle ore 15:18.

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Presentata una legge bipartisan per l'architettura di qualitàPresentata una legge bipartisan per l'architettura di qualità

Una legge bipartisan per l'architettura di qualità. Una proposta per un mercato aperto e trasparente, sottoscritta da oltre 130 parlamentari, nata da una iniziativa del Sole 24 Ore, promossa dal settimanale "Progetti e concorsi". È stata presentata oggi nella sala delle conferenze stampa della Camera dal primo firmatario, Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd, da Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio nazionale degli architetti, dagli onorevoli Pierluigi Mantini (Udc per il terzo Polo e Fabio Rampelli (Pdl) e da Giorgio Santilli, caporedattore del Sole 24 Ore. L'obiettivo è far prevalere la qualità delle proposte progettuali al curriculum del progettista. «Questa legge - ha sottolineato Realacci - vuole aiutare l'Italia a continuare a produrre bellezza e qualità, assecondando una nostra missione storica e rafforzando uno dei più importanti fattori competitivi della nostra economia».

Freyrie: una norma che starebbe benissimo nel decreto sviluppo
Una norma, ha sottolineato Freyrie, «che starebbe benissimo nel decreto sviluppo, visto che la legge promuove una concorrenza basata sul merito: non si scelgono gli architetti, ma i progetti. E si investe sui giovani talenti, su chi ha energia e idee per un futuro sostenibile. Si eliminano anche dal mercato interferenze inaccettabili». Una proposta di legge, ha sottolineato Mantini, «che rappresenta una misura per la crescita del Paese a costo zero e promuove un valore che non ha prezzo: la concorrenza. E trasparenza e concorrenza sono i primi antidoti ai comportamenti collusivi». Per Rampelli «siamo in presenza di una proposta di legge non corporativa, non per addetti ai lavori, che favorisce i giovani ed evita che le intelligenze siano spente dal nepotismo e dalla chiamata delle archistar».

Oggi un incarico su due passa è sulla base di rapporti fiduciari
Oggi un incarico di progettazione su due viene assegnato sulla base di rapporti fiduciari tra l'amministrazione e il progettista oppure sulla base di gare fondate solo sul prezzo. La traduzione di questo è che «scuole, case popolari, piazze e uffici, ovvero per la maggior parte degli spazi che ci troveremo ad abitare in futuro, sono assegnati senza preoccuparsi di ciò che sarà realizzato, ma solo di chi sarà a realizzarlo».

Realacci: un antidoto contro le colate di cemento
«Nei giorni in cui torna a farsi largo l'inaccettabile idea di un nuovo condono edilizio - ha detto Realacci - questa proposta di legge va in direzione esattamente opposta». Il testo proposto «può essere visto come una sorta di antidoto contro chi pensa che il nostro territorio possa continuare ad essere violato da colate di cemento brutto e selvaggio. Per fortuna sono in molti, anche nella maggioranza, a non pensarla così»

Ridotta la soglia massima per i servizi di progettazione a trattativa privata
Il concorso di progettazione deve diventare la via prioritaria per l'affidamento degli incarichi di progettazione. Viene, inoltre, ridotta la soglia massima per affidare i servizi di progettazione a trattativa privata: scende da 100mila a 40mila euro. Vietata, poi, ogni forma di restrizione della concorrenza attuata tramite l'aggiornamento delle procedure di gara attraverso la stipula di convenzioni tra pubblica amministrazione e università, centri di ricerca e organizzazioni non lucrative di utilità sociale. Nei concorsi viene, inoltre, introdotta la figura dell'advisor: un consulente-specialista in grado di coadiuvare le amministrazioni nell'organizzazione e nella gestione dei concorsi. L'obiettivo è quello di far prevalere le proposte rispetto al curriculum del progettista. L'appalto integrato viene ristretto alle opere complesse da un punto di vista tecnologico e di importo superiore a 20 milioni di euro o inferiore a 500mila euro.

Largo ai giovani
Grande attenzione per i giovani. La proposta di legge elimina le barriere di fatturato e di organico che impediscono agli studi professionali più giovani di partecipare ai concorsi di progettazione. Fra le novità si istituisce l'Albo dei giovani architetti presso il ministero dei Beni culturali. Un albo aperto ai progettisti under 40, vincitori di concorsi di idee o di progettazione,

Un freno alla progettazione in house
Le regioni potranno dare incentivi ai privati che ricorrano a concorsi per progetti di nuova costruzione. Si va da bonus volumetrici a sconti sugli oneri di urbanizzazione, a procedure semplificate per i titoli abitativi. Si mette anche un freno alla progettazione in house da parte delle pubbliche amministrazioni: la prima scelta devono essere gare trasparenti.Vietato il ricorso all'appalto integrato su progetto preliminare. Sanzioni, poi, per i funzionari delle amministrazioni che potranno essere chiamati a rispondere di danno erariale in caso di mancata realizzazione di un progetto selezionato tramite un concorso di architettura.

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