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Questo articolo è stato pubblicato il 13 ottobre 2011 alle ore 19:53.

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In quattro anni tagli per il 90%: da 1,3 miliardi di euro del 2008, previsti per interventi ambientali, a 120 milioni nel 2012. Questi, a quanto si è appreso, i tagli per il ministero dell'Ambiente in vista della definizione degli ulteriori interventi che verranno decisi domani dal Consiglio dei Ministri.

I tagli di risorse per 7 miliardi ai ministeri, previsti nelle manovre estive, hanno portato i fondi del ministero dell'Ambiente a 444 milioni per il 2012 mentre nel 2008 erano pari a 1,65 miliardi. I tagli sono quelli inseriti nelle tabelle del Ddl di stabilità che sarà esaminato domani dal Consiglio dei ministri. Considerando che le spese fisse del ministero (ad esempio per il personale) ammontano a 220 milioni, le risorse restanti per gli investimenti a difesa dell'ambiente sono limitati agli altri 220 milioni. Quattro anni fa erano invece pari a oltre 1,3 miliardi.

Prestigiacomo, non voterò legge che cancella ministero
«Ovviamente non potrò votare nè in Consiglio dei Ministri nè in Parlamento una legge di stabilità che di fatto cancella il ministero dell'Ambiente».
È quanto afferma il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, interpellata dall'Ansa, in merito alle voci di ulteriori tagli al suo ministero

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