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Questo articolo è stato pubblicato il 13 ottobre 2011 alle ore 13:05.

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Le prime reazioni alle parole del premier, dagli sbadigli di Bossi all'«acqua fresca» di BersaniLe prime reazioni alle parole del premier, dagli sbadigli di Bossi all'«acqua fresca» di Bersani

Anche se il discorso del premier, come preannunciato, non lo ha seguito in Aula, l'attesa durezza delle critiche del segretario del Pd Pier Luigi Bersani si conferma indipendente dalla sua collocazione: l'intervento del premier è stato «penoso», Berlusconi che «non ha risposto in nessun modo alle domande fatte dal Presidente della Repubblica». Quanto alla strategia indicata dal premier per risolvere la bocciatura del rendiconto generale dello Stato («un incidente», per il premier), Bersani ne parla come di «un mezzuccio che non risolve la questione. L'unica via d'uscita sono le dimissioni del Governo e noi rimaniamo su questa posizione». Anche se il premier ha appena ribadito di escludere questa opzione.
«La domanda di Napolitano di ieri, io così l'ho letta, era: oltre alla fiducia cosa dice Berlusconi di nuovo per governare il Paese? Niente, acqua fresca», ha aggiunto Bersani riferendosi alla nota di ieri del Quirinale.

Napolitano al centro dei commenti
Le azioni del presidente Napolitano (che oggi è impegnato a Genova, dove ha incontrato anche una delegazione degli operai di Fincantieri) sono infatti al centro del dibattito di oggi, a partire da Berlusconi stesso che ne ha elogiato l'impeccabile comportamento e dal ministro Franco Frattini che ne sottolinea le scelte «da galantuomo», fino ad Antonio Di Pietro che però ne riconosce «le mani legate, finché Berlusconi avrà una maggioranza numerica in Parlamento. Ma sa benissimo che questa stessa maggioranza non esiste più nel Paese», conclude.

La freddezza di Tremonti, gli sbadigli di Bossi
Sul lato della maggioranza, molti hanno notato il comportamento piuttosto freddo del ministro dell'Economia Giulio Tremonti, che da quando è entrato in Aula a quando ne è uscito, con ancora il dibattito parlamentare in corso, non ha praticamente rivolto la parola al premier. Che però, poi, ha incontrato in un colloquio privato nelle stanze del Governo a Montecitorio. Poco prima dell'inizio del discorso di Berlusconi, Tremonti si era anche intrattenuto per una ventina di minuti in colloquio con Umberto Bossi nel cortile di Montecitorio. Di Bossi, a proposito, gli esponenti dell'opposizione - come Bersani e Rutelli di Api - non hanno tardato a evidenziare gli sbadigli con i quali ha accompagnato l'intervento di Berlusconi, che era in piedi proprio accanto a lui, ma anche la sua uscita dall'Aula poco dopo la fine del discorso del premier. Ai giornalisti che gli chiedevano se il discorso del premier gli fosse piaciuto e se domani la fiducia passerà, Bossi ha risposto con semplici quanto diplomatici «sì». Intanto, dai banchi della Camera l'onorevole leghista Carolina Lussana tornava a incalzare il premier sui tempi del federalismo fiscale: «La maggioranza ha i numeri per andare avanti», ha detto, ma servono «coraggio e riforme».

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