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Questo articolo è stato pubblicato il 14 ottobre 2011 alle ore 15:03.

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Via al nuovo ddl sul Rendiconto generale dello Stato e al ddl Stabilità, che ha preso il posto della Finanziaria con la riforma del bilancio. Il Consiglio dei ministri ha anche nominato viceministri Katia Polidori allo Sviluppo Economico e Aurelio Misiti alle Infrastrutture. Il Cdm ha inoltre nominato sottosegretari Giuseppe Galati (all'Istruzione) e Guido Viceconte (all'Interno). Nel pacchetto dei tagli ci sono 60 milioni in meno alle Forze dell'ordine e altri 60 alla cultura. Arriva la tassa sui concorsi per posti da dirigente, c'è una stangata sui buoni psto dei travet della Pubblica amministrazione. Scompare il miliardo di euro per l'edilizia sanitaria. Le maggiori risorse in arrivo dall'asta delle frequenze 4G non andranno al settore Tlc: 1,6 miliardi andranno per il 50% al fondo per l'ammortamento dei titoli di Stato e per il restante 50% al fondo istituito presso il ministro dell'Economia. Il piano per lo sviluppo della banda larga sarà comunque realizzato con appositi fondi della Cassa depositi e prestiti.

Varato il nuovo rendiconto generale di bilancio
Il Cdm ha varato un nuovo rendiconto generale di bilancio, dopo la bocciatura dell'articolo 1 del provvedimento da parte della Camera la scorsa settimana, che ha costretto il premier a chiedere una nuova fiducia al suo Governo. Questa mattina, intanto, la Corte dei conti ha dato il via libera al Rendiconto dello Stato dopo la richiesta di un'udienza eccezionale da parte del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. «Al termine dell'udienza pubblica - spiega la magistratura contabile - le sezioni riunite della Corte dei conti hanno dichiarato le risultanze del Rendiconto generale dello Stato per il 2010, trasmesse ieri dal ministro dell'Economia, corrispondenti a quelle contenute nel Rendiconto parificato in data 28 giugno».

Sessanta milioni di tagli alle Forze dell'ordine
Tagli al settore della sicurezza, che colpiranno l'arma dei carabinieri e la polizia, per 60 milioni di euro nel biennio 2012-2013. Si tratta di 10 milioni di euro per il 2012 e di 50 milioni di euro a partire dal 2013 «nella misura del 50% per la Polizia e del 50% per i carabinieri». Previsto un «più razionale impiego delle risorse umane, logistiche, tecnologiche e dei mezzi delle forze di polizia nell'espletamento dei compiti di ordine di sicurezza pubblica», anche se resta fermo «il conseguimento degli obiettivi di sicurezza pubblica nell'ambito delle risorse disponibili». Tagli anche per le spese di vitto di Carabinieri e Guardia di finanza: per l'anno 2012 gli stanziamenti sono ridotti di un milione per ciascun corpo. Il premier aveva annunciato «tagli dolorosi sugli investimenti dei ministeri», ha detto il premier. Anche alla luce di quanto richiesto dalla lettera della Bce in tema di riduzione del debito, spiega che o si interveniva con «nuove tassazioni» o con «tagli alla spesa». E dopo aver dovuto «dolorosamente aumentato di un punto l'Iva» ora, aveva avvertito: «é il momento di trasferire i tagli in ciascun dicastero».

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