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Questo articolo è stato pubblicato il 17 ottobre 2011 alle ore 09:31.

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Riparte a mezzogiorno l'udienza preliminare per il processo sul delitto di Sarah Scazzi, la quindicenne di Avetrana uccisa il 26 agosto 2010. Oggi in aula ci sarà Sabrina Misseri, la 23enne accusata in concorso con la madre Cosima Serrano di omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere e che deve rispondere anche di calunnia per aver cercato di depistare le indagini accusando la badante di casa Scazzi Ecaterina Pantir.

L'imputata ha chiesto attraverso i suoi legali, di poter rilasciare dichiarazioni spontanee al gup del tribunale di Taranto Pompeo Carriere.
Ma non è questa l'unica novità annunciata della giornata. Il padre della ragazza, Michele Misseri, accusato di soppressione di cadavere, ha manifestato l'intenzione di consegnare questa mattina al gup un memoriale con la sua verità sul delitto. Lo ha annunciato ieri pomeriggio nel corso di un'intervista televisiva.

Misseri, dopo aver confessato il delitto facendo ritrovare il cadavere di Sarah, ha poi accusato del delitto la figlia Sabrina, che è detenuta per questo insieme alla madre, Cosima Serrano. Da diversi mesi, però, lo stesso Misseri scrive lettere e dichiara di essere l'unico autore dell'omicidio e della soppressione del corpo di Sarah.
Oggi, davanti allo stesso gup Carriere, saranno rese dichiarazioni spontanee anche da Carmine Misseri, zio di Sabrina e fratello di Michele Misseri accusato di aver aiutato quest'ultimo a sopprimere il cadavere di Sarah insieme con Cosimo Cosma, un altro nipote dell'agricoltore di Avetrana. Complessivamente alla sbarra per il delitto della ragazzina ci sono 13 imputati.

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