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Questo articolo è stato pubblicato il 21 ottobre 2011 alle ore 11:07.

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I ribelli libici hanno annunciato alle 14,30 di oggi alla tv Al Arabiya di aver catturato Saif al-Islam, figlio e delfino del rais, a sud di Zliten. Il Consiglio nazionale di transizione (Cnt), organismo politico della ribellione, ha detto che mostrerà le foto di Saif al Islam, rimasto ferito, dopo che sarà stato medicato. Mentre il sito web del quotidiano britannico The Guardian, a ragione, riporta che Saif al Islam si troverebbe invece nella città di Ghat, nei pressi del confine con l'Algeria. Tra le ipotesi anche quella che Saif potrebbe aver raggiunto la zona desertica al confine col Niger dove potrebbe contare sull'aiuto anche dei tuareg e potrebbe catalizzare il malcontento delle popolazioni di colore del Fezzan che hanno subito violenze, esecuzioni di massa, arresti e torture di stampo razzista dagli uomini del Cnt che li accusano di essere mercenari di Gheddafi. Anche la tv araba Al Jazeera, che citava fonti militari libiche, si è sbagliata riferendo a sua volta che l'influente figlio di Gheddafi era stato ricoverato dopo
aver perso un braccio.

In mattinata il medico legale che ha esaminato il cadavere di Muammar Gheddafi è arrivato alla conclusione che il colonnello è morto per un colpo d'arma da fuoco alla testa. Lo hanno riferito esponenti del Consiglio nazionale transitorio libico (Cnt) all'emittente Al Arabiya.

Operazioni Nato verso il termine
Quanto al destino delle operazioni militari nel Paese, il segretario britannico alla Difesa, Philip Hammond, ha detto che la Nato porrà un termine alle operazioni in Libia appena i civili saranno al sicuro. Per il ministro il ministro degli Esteri francese, Alain Juppè, «l'operazione militare in Libia è terminata. L'insieme del territorio libico è sotto il controllo del Cnt e - fatte salve determinate misure transitorie - l'operazione della Nato è arrivata al suo termine». «Quello che era il nostro obiettivo, ossia accompagnare le forze del Consiglio nazionale di transizione nella liberazione del loro territorio, è stato raggiunto».

Ricoverata la figlia di Gheddafi
Aisha Gheddafi, la figlia del colonnello Muammar Gheddafi, fuggita in Algeria a fine agosto insieme ad altri suoi familiari, è stata ricoverata ieri in un'ospedale di Algeri, poco dopo la diffusione della notizia dell'uccisione del padre e del fratello Muttasim a Sirte. Secondo quanto riferisce il giornale arabo «al-Quds al-Arabi», la donna è stata colpita da un malore dopo aver appeso della morte del padre, ed è stata per questo ricoverata d'urgenza. Secondo i media algerini, Aisha si sarebbe sentita male in particolare dopo aver visto in televisione le immagini del padre morto nelle mani dei ribelli libici.

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