Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 23 ottobre 2011 alle ore 08:11.

My24


Elezioni popolari entro otto mesi di un consiglio nazionale incaricato di scrivere una nuova Costituzione e di costituire un Governo ad interim. Queste le prime tappe del processo di democratizzazione della Libia annunciate dal primo ministro del Consiglio nazionale transitorio, Mahmoud Jibril, al World Economic Forum in Giordania dove ha tracciato anche obiettivi più immediati: «Requisire tutte le armi» in mano ai ribelli e ai civili e ripristinare la stabilità e l'ordine pubblico.
«Non sarà un'impresa facile», ha aggiunto Jibril confermando la volontà di dimettersi dall'incarico di premier temporaneo in concomitanza con l'annuncio ufficiale della liberazione totale del Paese prevista per oggi a Bengasi.
Gli obiettivi ambiziosi illustrati da Jibril stridono con il disimpegno della Nato a partire dal 31 ottobre anche se di raid aerei non sembra esserci più bisogno. I jet alleati hanno effettuato ieri 67 missioni sulla Libia senza sferrare alcun attacco. Non ci sono ancora indicazioni precise ma molte indiscrezioni (anche in Italia) riferiscono di possibili nuovi interventi internazionali di stabilizzazione a sostegno del Cnt attraverso accordi bilaterali siglati con alcuni Paesi della Nato.
Indiscrezioni tutte da confermare mentre non mancano segnali pessimistici circa la pacificazione del Paese dopo la morte di Gheddafi. Secondo quanto riportato dal giornale panarabo Al Sharq al Awsat, pubblicato a Londra, ieri a Sirte il consiglio della tribù Ghaddafa ha nominato il figlio del raìs, Saif al Islam, successore del padre e capo di quella che hanno definito «la guerra di liberazione» contro il Cnt e la Nato. La tribù del raìs non riconoscerà il Cnt e non entrerà a far parte del futuro governo della Libia. La nomina di Saif sarebbe appoggiata anche dalla tribù Megraha e da alcuni clan della Warfalla (la più grande della Libia) che ha subito l'assedio alla città di Bani Walid.
Sembra che Saif al Islam sia riuscito a fuggire dall'assedio di Sirte per rifugiarsi in Niger attraversando il deserto in un convoglio di tre veicoli blindati individuati dalla ricognizione aerea della Nato. Sullo stesso convoglio sarebbe fuggito anche il capo dei servizi segreti del regime, Abdallah Al-Senoussi, la cui presenza nel nord del Niger è stata segnalata dal ministro degli Esteri e della Cooperazione del Niger, Bazoum Mohamed.
Avvolta nel mistero anche l'autopsia sul cadavere di Gheddafi - centinaia le persone in fila per guardarlo e scattare fotografie - che secondo alcune fonti verrà consegnato ai familiari e secondo altre seppellito in un luogo segreto o addirittura gettato in mare.
Ieri un portavoce militari del Cnt di Misurata, Fathi Bachagha, aveva dichiarato che nessuno avrebbe aperto il corpo di Gheddafi ma nel pomeriggio un altro funzionario del Cnt ha riferito alla Bbc che l'autopsia era stata eseguita.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

INSTANT E-BOOK
La fine dell'era Gheddafi: sul sito del Sole 24 Ore il primo instant book digitale in vendita a 3 euro: l'ascesa del raìs, la dittatura, la rivolta, la morte del Colonnello e la Libia che sarà
www.ilsole24ore.com

Shopping24

Dai nostri archivi