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Questo articolo è stato pubblicato il 25 ottobre 2011 alle ore 19:02.

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Caroline Wozniacki (Lapresse)Caroline Wozniacki (Lapresse)

A voler vedere il bicchiere mezzo pieno potremmo dire che il primo masters femminile a Istanbul parte con un copione tutto da scrivere. Senza favorite, con le 8 giocatrici pronte a combattere praticamente ad armi pari. Il pronostico quasi impossibile, insomma, di solito dovrebbe assicurare la suspense.

Peccato che l'altra faccia della medaglia mostri un torneo senza vere campionesse. E non una competizione qualunque ma quei Wta Championships che dovrebbero chiudere la stagione con una sfida tra le stelle del firmamento tennistico. D'altra parte basta scorrere i nomi delle vincitrici dell'ultimo decennio per rendersi conto del livello abituale della gara: Hingis, Serena e Venus Williams, Henin, Clijsters, Mauresmo, Sharapova.

È vero che il nome di Masha figura anche in questa edizione ma la tigre siberiana, ormai, sembra avere gli artigli spuntati. Il pesante infortunio alla spalla che l'ha costretta a stare lontana dai campi per lungo tempo, ha lasciato il segno e Maria, pur avendo disputato la miglior stagione da molti anni a questa parte, nel 2011 non ha portato a casa neppure uno Slam.

Per il resto, le poche, pochissime campionesse in circolazione, penalizzate da una classifica troppo bassa, sono rimaste fuori dal torneo. Serena Williams, protagonista di una vera e propria resurrezione che l'ha portata dal letto d'ospedale dove è stata operata per un'embolia polmonare a marzo alla finale di Flushing Meadows, ha giocato troppo poco per potersi qualificare. La sorella Venus, sprofondata oltre la centesima posizione, sembra vicina alla fine della carriera mentre Kim Clijsters, che appena 12 mesi fa pareva destinata a regnare senza rivali, tra alti e bassi e infortuni vari è scivolata fuori dalla top-ten.

Questo masters si presenta, allora, come la perfetta radiografia di un circuito in crisi, senza star. Si fosse almeno qualificata di nuovo Francesca Schiavone, noi italiani avremmo avuto un motivo per entusiasmarci. Ma la Leonessa, con un finale di stagione sotto tono, ha perso l'occasione. Dovremo accontentarci della presenza di Flavia Pennetta che, in coppia con Gisela Dulko, è stata ammessa nel tabellone del doppio.

Sul versante del singolare, invece, abbiamo Caroline Wozniacki, numero uno da oltre un anno, che proverà a dimostrare di essere la vera regina del circuito andando a caccia del suo primo titolo importante. Il giudizio del computer, comunque, non fa di lei la grande favorita. A tagliarle la strada ci proveranno Samantha Stosur, recente vincitrice degli Us Open, Li Na e Petra Kvitova, anche loro a segno in un major nel 2011. Ma la cinese, dopo il trionfo a Parigi, è praticamente sparita mentre, per quanto riguarda la vincitrice di Wimbledon, non basta avere il passaporto ceco e sollevare il trofeo di Londra per diventare una nuova Navratilova.

Completano il plotone dell'est Zvonareva, Radwanska , Azarenka e, naturalmente, Sharapova. In fondo, Masha è l'unica con un pedigree diverso dalle altre ( 3 Slam, un masters) oltre che con una personalità degna dell'evento. E se non ha più la forza di un tempo, le rimane quel fascino da pin-up gelida e un po' altera che continua a proiettarla sui magazine di tutto il mondo…

Gruppo rosso
Caroline Wozniacki, Petra Kvitova, Vera Zvonareva, Agnieszka Radwanska.

Gruppo bianco
Maria Sharapova, Victoria Azarenka, Na Li, Samantha Stosur.

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