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Questo articolo è stato pubblicato il 27 ottobre 2011 alle ore 18:16.

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Schiaffi e spintoni per un posto in prima fila. Anche questo è successo al megastore della Trony aperto oggi a Roma, nella zona di Ponte Milvio, e che ha mandato la capitale in tilt per la ressa. I prodotti più richiesti televisori di ultima generazione e iPhone4 (il 4S esce domani). Soprattutto giovani a fare la fila fin dalle prime ore della mattina, a migliaia, in molti da ieri sera. Per questioni di sicurezza è stato vietato l'accesso a bimbi e disabili. Non sono mancati momenti di alta tensione. Una scala mobile si è rotta e una vetrina è stata infranta per l'enorme ressa di clienti. A garantire l'ordine pubblico anche i carabinieri. Non propriamente scene da paese in crisi profonda, a ben vedere.

«A nome della compagnia Trony, rivolgo le più sentite scuse alla città e al sindaco Gianni Alemanno. Siamo davvero spiacenti dei disagi arrecati questa mattina in occasione dell'apertura del punto vendita di Ponte Milvio», ha affermato in una nota Alessandro Febbraretti, amministratore unico di Trony Roma.

Le scuse sono arrivate dopo la dura reazione del sindaco Gianni Alemanno. «Nessuna ostilità contro la società Trony che si è incaricata di rivitalizzare un centro commerciale autorizzato dalla precedente Amministrazione che rischiava il fallimento, ma ci attendiamo atti precisi di scuse e di risarcimento nei confronti di Roma Capitale».

Non solo. «Quando una grande catena commerciale - aveva aggiunto Alemanno - arriva su un territorio dovrebbe avere l'accortezza di utilizzare tutte le cautele per ridurre al minimo i disagi dei cittadini. La compagnia Trony, che sicuramente rappresenta una delle più competitive e qualificate catene di distribuzione operanti in Italia, ha lanciato una vendita promozionale di straordinaria portata senza mettere l'Amministrazione in condizioni di valutare l'impatto che questa avrebbe avuto sulla cittadinanza. Nessuna comunicazione ufficiale di questa promozione è stata fatta né al Campidoglio né al XX Municipio, limitandosi ad annunciare l'apertura del negozio e a chiedere spazi aggiuntivi per parcheggi che gli sono stati puntualmente concessi dal XX Municipio. Soltanto nel corso della mattinata, verificato l'incredibile afflusso di cittadini, si è stati in condizioni di dispiegare sul campo ben 250 unità della Polizia Municipale. Questo è un atteggiamento poco rispettoso della nostra città e della nostra Amministrazione che non può certo desumere l'impatto di un evento del genere inseguendo le affissioni pubblicitarie».

«Per questo motivo, d'accordo con l'assessore Bordoni, - ha concluso Alemanno - ho dato mandato al Comandante della Polizia di Roma Capitale di verificare tutte le eventuali violazioni amministrative che possono essere state compiute in questa circostanza, e all'Avvocatura capitolina di valutare la possibilità di una richiesta di risarcimento danni nei confronti della città di Roma».

Ma dopo le scuse e il tutto esaurito la situazione dovrebbe prontamente tornare alla normalità. Il bilancio della giornata di guerriglia-shopping è straordinario: oltre 2,5 milioni di euro incassati, per una spesa media per cliente di 270 euro, secondo l'ufficio vendite. Esauriti iPhone 4 superscontati a 399 euro e televisori da 32 pollici a meno di 100 euro, lavatrici e notebook. Alle 16, il contatore del negozio ha registrato circa 15 mila persone (con circa 10 mila scontrini battuti), ma le casse chiuderanno solo alle 21 e ci sono ancora file.

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