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Questo articolo è stato pubblicato il 28 ottobre 2011 alle ore 17:12.

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Jorge Lorenzo a Coriano, per dare l'ultimo saluto a Simoncelli (Ap)Jorge Lorenzo a Coriano, per dare l'ultimo saluto a Simoncelli (Ap)

«Sai, sei stato un grande pilota, e sempre sul filo, sempre divertendoti in quello che facevi, dando sempre il meglio, sempre in lotta. Anche nel nostro ultimo giro a Sepang, quando eravamo ancora insieme, sempre difficile da sorpassarti. All'ultimo giro ci siamo passati sei volte in appena due curve. Mi è piaciuto moltissimo e so che è piaciuto anche a te, come sempre quando facevamo una duello come quello». Alvaro Bautista, il pilota spagnolo che contese fino all'ultimo a Marco Simoncelli il titolo mondiale della classe 250, affida a una lettera pubblicata dal quotidiano sportivo "As" i ricordi che lo legano al campione scomparso.

Sono tanti, tantissimi, i messaggi che i colleghi del Sic hanno voluto girare a mezzo stampa al pilota romagnolo. A cominciare dal rivale amico Valentino Rossi, che le telecamere che hanno ripreso in diretta il funerale hanno ritratto tra le prime file a tributare l'ultimo omaggio al compagno di tante battaglie e di tante risate. «Marco era un grande e non lo dimenticherò. Sono cose che vorresti non succedessero mai, invece ogni tanto capita. Noi piloti purtroppo sappiamo che può succedere anche una cosa così. Sono tanti i ricordi che mi porterò dietro, stavamo insieme tutti i giorni, ci allenavamo insieme, poi andavamo con tutto ciò che era a motore, la nostra passione».

Colin Edwards, coinvolto nel tragico incidente di Sepang, non si è ancora ripreso. «È molto triste vedere morire un amico, in ogni caso mi sto rialzando moralmente perché è stato un incidente davvero tragico. Fisicamente, oltre a una lussazione della spalla con il coinvolgimento dei legamenti, credo di avere varie fratture sia ai polsi che al tallone sinistro. Mi sottoporrò ad esami coi raggi X mercoledì e ne sapremo di più. Mi sento triste per l'intera comunità della MotoGP in questo momento, il mio cuore è pesante per quello che è capitato, dalla famiglia ai tifosi. Dico buon viaggio al mio amico Marco, ci mancherà».

«L'ho visto cadere tante volte senza farsi male, quasi fosse invulnerabile», ha detto invece il forlivese Andrea Dovizioso, compagno di una vita. «Ho rivisto le immagini della caduta», ha aggiunto poi il 25enne pilota della Honda. «Quello che è successo mi destabilizza. Provo a rivivere quello che si prova quando si spinge forte in gara e la tragedia è dietro l'angolo. Sono molto rattristato per la perdita di Marco. Era un pilota forte, ha sempre spinto tanto. Corriamo insieme da quando siamo bambini. Assistere a un incidente come quello di oggi mi lascia esterrefatto, mi sembra impossibile».

Ha voluto dire la sua anche lo statunitense Nicky Haiden, campione del mondo della moto Gp nel 2006, intervistato subito dopo la notizia del decesso di Simoncelli: «È una bruttissima giornata per tutti noi. Marco l'ho visto cadere, con la sua moto che andava verso l'interno e le altre che lo colpivano. All'uscita di una curva gli è scappato il treno posteriore e probabilmente non è riuscito a controbilanciare la moto. In pista siamo tutti fratelli. Marco ci mancherà tantissimo».

Da un campione del mondo ad un altro. «Sono scioccato e rattristato». È questo il primo commento di Casey Stoner, il campione in carica della classe regina del motociclismo. «Quando succedono queste cose ti ricordano come sia preziosa la vita. Il mio pensiero va alla famiglia. Spero che possa restare unita per superare questa immane tragedia».

A Coriano, a dare l'ultimo saluto a Simoncelli c'era anche lui, lo spagnolo Dani Pedrosa. «Molte volte ci dimentichiamo di quanto sia pericoloso questo sport e quando muore un pilota nulla ha più significato», ha detto il pilota Honda, visibilmente commosso. Era insieme con il vicepresidente della casa giapponese, Shuhei Nakamoto, che ha ricordato i momenti in cui ha avuto a che fare con il 24enne romagnolo. «Era un ragazzo piacevole e dotato di grande talento, qualche volta sono stato un po' duro con lui, come ad esempio dopo il podio di Brno. Pensavo che avremmo potuto festeggiare la sua prima vittoria. Esprimo le condoglianze ai familiari».

«Mi mancherai per sempre, mi dispiace per le nostre discussioni». A scrivere queste parole sul libro delle memorie poco dopo la fine della cerimonia funebre è stato uno dei rivali più agguerriti di Simoncelli, lo spagnolo Jorge Lorenzo, che ha approfittato dell'incontro con la stampa per prendere le distanze dalle dichiarazioni del padre, che poche ore prima aveva commentato in modo piuttosto imbarazzante («se l'è cercata, era pericoloso») la scomparsa del collega del figlio. «Sono assolutamente fuori luogo, e mi vergogno di queste parole. Mi dissocio completamente, non sono d'accordo con quello che ha detto. Spero che nessuno pensi che sono d'accordo con quello che dice, perché purtroppo poteva accadere a chiunque di noi». Come dire, ecco la dimostrazione che la saggezza non è una virtù che si possa ereditare.

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