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Questo articolo è stato pubblicato il 28 ottobre 2011 alle ore 16:18.

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Sono partiti i lavori per Expo sull'area compresa tra Milano e Rho. Al via le opere di pulizia e sistemazione della zona oltre alla messa in sicurezza dei cantieri. Ad inaugurarli l'amministratore delegato della società Expo 2015, Giuseppe Sala, e il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, che si è scusato a nome del sindaco, Giuliano Pisapia, bloccato a Milano.

L'area conta 1 milione e 100mila metri quadri, 2 chilometri di lunghezza e una larghezza massima che arriva a toccare i 600 metri.I lavori per l'interferenza, le opere di viabilità a raso, la sistemazione della superficie con i parcheggi, gli impianti di acqua potabile e quelli a livello paesaggistico dureranno per tutto il 2012, con l'eccezione della sottostazione elettrica che sarà spostata e ricostruita in un'area vicina a Rho. «Consegneremo tutto l'Expo pronto a fine 2014, perchè i primi mesi del 2015 siano dedicati solo ai test», ha assicurato l'ad Sala.


A metà del 2012 inizieranno i lavori sulla piastra, che rappresenterà la vera base per l'infrastrutturazione del sito e dei futuri padiglioni e a partire dalla metà del 2013 i Paesi ospitanti potranno prendere possesso dei loro lotti per iniziare la costruzione dei relativi spazi espositivi.
Giuseppe Sala ha dato rassicurazioni sul rischio di inquinamento del sottosuolo, garantendo che dai carotaggi preliminari, solo il 3% dell'intera area è risultata parzialmente contaminata.


La cerimonia per l'inizio dei lavori si è svolta sul lato settentrionale dell'area che si sviluppa per circa 2 chilometri di lunghezza verso Milano, nell'area della società Belgioioso (Gruppo Cabassi) che proprio ieri ha formalizzato la cessione del lotto alla società veicolo Arexpo Spa.
Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, è tornato a rimarcare il ritrovato spirito di collaborazione tra le istituzioni impegnate e non ha risparmiato una frecciata a chi, come l'assessore comunale a Expo, Stefano Boeri, ha recentemente sollevato critiche sull'organizzazione dell'evento. Senza fare apertamente riferimento all'assessore di Palazzo Marino, Formigoni ha sottolineato che «le dichiarazioni di ieri del ministro degli Esteri, Franco Frattini (al primo meeting internazionale per l'Esposizione universale) sono molto importanti». Il ministro, ha osservato Formigoni, «ha garantito che i fondi del governo ci sono e ci saranno visto che, come ha fatto Regione Lombardia, il governo già dal 2008 ha messo in sicurezza le proprie quote annuali di finanziamento da qui fino al 2015».

Frattini, sempre dal primo meeting internazionale, aveva sottolineato le difficoltà sulla revisione del patto di stabilità chiesto dagli enti locali. Che, come ha riferito il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, hanno deciso di inviare con una lettera unitaria, un nuovo appello al Governo per consentire una deroga ai vincoli di bilancio. La missiva sottoscritta da Comune, Provincia di Milano e Regione Lombardia, sarà trasmessa non soltanto alla presidenza del Consiglio dei ministri ma anche ai capigruppo di Camera e Senato e a tutti i parlamentari lombardi: «perchè Expo non riguarda solo Milano», ha sottolineato Pisapia. Per rafforzare il pressing delle istituzioni lombarde su Palazzo Chigi e via XX Settembre il sindaco di Milano, come aveva già fatto Formigoni, ha citato il monito del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, secondo cui Expo sarà l'evento internazionale più importante degli ultimi anni ospitato in Italia.

Intanto il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, lancia una proposta per la prossima edizione dell'incontro internazionale (che si tiene ogni anno in vista del 2015): «Dopo il Lago di Como sia la Grande Milano protagonista della seconda edizione dell'International participants meeting». Podestà pensa al Parco Sud, il più esteso parco agricolo d'Europa.

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