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Questo articolo è stato pubblicato il 31 ottobre 2011 alle ore 12:45.

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Settimana corta per il Parlamento. Camera e Senato inizieranno, infatti, a lavorare mercoledì con un calendario scarno e che a Palazzo Madama è monopolizzato dalla sessione di bilancio. A Montecitorio, invece, c'è da registrare il passaggio in aula del disegno di legge sullo Statuto delle imprese, che affronta per la seconda volta – è stato, infatti, approvato con modifiche dal Senato il 20 ottobre – l'esame della Camera.
I riflettori della settimana parlamentare sono, però, puntati sulla sessione di bilancio, con l'esame dei Ddl relativi alla legge di stabilità e alla legge di bilancio da parte della commissione Bilancio di Palazzo Madama, che giovedì ascolterà sul tema rappresentanti della Corte dei conti. Sulla manovra sono al lavoro anche le altre commissioni, chiamate a esprimere il parere.

A Montecitorio fa, come detto, un passo avanti il disegno di legge sullo statuto delle imprese, dopo un esame lampo da parte della commissione Attività produttive. La riforma ha diversi obiettivi: promuovere un quadro normativo per favorire lo sviluppo di aziende anche di carattere familiare; incentivare l'avvio di nuove imprese, in particolare da parte dei giovani e delle donne; favorire la competitività: adeguare l'intervento pubblico alle esigenze delle micro, piccole e medie imprese.
Sempre alla Camera, nelle commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio prosegue l'esame del Ddl che intende introdurre il principio del pareggio di bilancio nella costituzione, obiettivo ricordato anche nella lettera che il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, ha consegnato la settimana scorsa alla Ue. Sempre in commissione Affari costituzionali, questa volta in tandem con la Giustizia, va avanti la discussione sulle misure anti-corruzione.
Lavori, dunque, a ritmo ridotto, in attesa che alle Camere sbarchi il tanto volte annunciato decreto per lo sviluppo, reso ancora più pressante dopo gli impegni presi dal Governo con Bruxelles.
A. Che.

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