Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 02 novembre 2011 alle ore 16:43.
«Abbiamo preso settimana scorsa una decisione a 17», con tutti i Paesi dell'Eurozona, e «non accettiamo che qualcuno si dissoci da questa decisione». Lo afferma il presidente dell'Ue Herman Van Rompuy al termine dell'incontro con il presidente francese Nicolas Sarkozy, la cancelliera Angela Merkel e i rappresentanti dell'Fmi sul tema Grecia. Dopo la cena di Sarkozy con il presidente cinese Hun Jintao è previsto un incontro anche con la partecipazione del premier greco Papandreou.
Il prevertice sulla Grecia
Con l'arrivo del primo ministro greco, Georges Papandreou, è intanto cominciato a Cannes il secondo degli incontri organizzati alla vigilia del G20 per discutere del caso-Grecia. Sono stati visti entrare nel Palais des Festival, prima di Papandreou, il presidente francese, Nicolas Sarkozy, reduce dalla cena con il presidente cinese Hu Jintao, la cancelliera tedesca Angela Merkel, il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schauble, i leader europei Jean-Claude Juncker, Josè Manuel Barroso ed Herman Van Rompuy, la direttrice del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde.
«Un referendum sull'unione monetaria»
I partner europei della Grecia chiedono che il referendum annunciato dal governo di Atene si svolga al più presto possibile (sicuramente prima di Natale) e che non riguardi l'accordo sul debito con i relativi impegni di risanamento ma l'appartenenza della Grecia all'unione monetaria. Lo hanno indicato varie fonti. Il motivo è questo: la conferma del principio dell'adozione della moneta unica viene considerata più facile che non sottoporre al corpo elettorale un "sì-no" alle misure economiche e sociali lacrime e sangue quale condizione per i prestiti europei e del Fmi.
Merkel: vogliamo chiarezza
Angela Merkel ha detto di aspettarsi dalla Grecia maggiore chiarezza sull'attuazione del piano di aiuto europeo. «Abbiamo messo in piedi un programma con la Grecia la settimana scorsa» ha detto il cancelliere tedesco durante la riunione a Cannes, alla vigilia del G20 di domani. «Vogliamo realizzare questo programma e per questo abbiamo bisogno di chiarezza. È a questo che deve servire la riunione di questa sera». Merkel deve incontrare il presidente francese Nicolas Sarkozy, rappresentanti delle istituzioni europee e il direttore generale del Fmi Christine Lagarde, prima di una riunione con il primo ministro greco Georges Papandreou.
Barroso si appella alla coesione politica greca
In attesa della riunione di domani, la cancelliera Merkel da Berlino lancia una battura ironica al governo greco: «Noi vogliamo molto bene ai greci,
quando sono ragionevoli. E questo vale per i greci come per i turchi». Il presidente della Commissione Ue Josè Manuel Barroso fa invece appello alla «coesione nazionale e politica» della Grecia per uscire dalla crisi. Ha ricordato le importanti misure concordate a favore della Grecia la scorsa settimana a Bruxelles con un nuovo piano di aiuti pari a 130 miliardi di euro. «Abbiamo trovato un accordo su misure di ampio respiro per sostenere la Grecia. Ora è fondamentale avere stabilità nel paese» ha aggiunto Barroso in un comunicato senza fare un chiaro riferimento al referendum sul piano di aiuti annunciato dal premier greco Papandreou. Senza il piano di aiuti, «le condizioni dei cittadini greci diventerebbero anche più dure, soprattutto per i più vulnerabili. Le conseguenze sarebbero impossibili da prevedere» ha detto Barroso.
«Faccio quindi appello al governo e ai leader politici greci perchè mostrino di essere pronti a lavorare per una coesione politica nazionale e per raggiungere l'ampio consenso necessario per l'applicazione del programma» deciso a Bruxelles, ha concluso Barroso. Christine Lagarde, direttore generale del Fmi, che oggi ha incontrato Hu a cannes, è favorevole a un miglioramento del sistema bancario che si basa su una chiara diversificazione delle attività di deposito e investimento.
©RIPRODUZIONE RISERVATA