Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 02 novembre 2011 alle ore 18:10.

My24

Ci siamo: la sfida di Luna Rossa per la America's Cup edizione 34, lanciata attraverso il Circolo della Vela Sicilia di Palermo, è stata accettata dal Golden Gate Yacht Club, ovvero da Larry Ellison e Oracle. Per Patrizio Bertelli e la sua Luna Rossa è la quarta volta. Ma la notizia forte - sulle intenzioni di Bertelli ormai non c'erano più dubbi - è che Luna Rossa e Emirates Team New Zealand, più volte protagonisti di sanguinosi duelli, faranno molta strada insieme perché sfrutteranno in pieno la possibilità offerta dal Protocollo (il documento base che regola le regate) di condividere il design.

Per Luna Rossa significa all'istante entrare in possesso delle esperienze fatte dal team neozelandese in molti mesi dedicati alla progettazione, i nostri insomma non partono da zero. Un "regalo" che presuppone una forte contropartita. Una parte sta nella possibilità, preziosa anche per i kiwi che intuiscono di non poter battere da soli gli americani, di progredire più rapidamente insieme soprattutto nelle prove e allenamenti in mare. Luna Rossa infatti aprirà presto una base a Auckland per gli allenamenti comuni, l'accordo è di collaborare fino a dicembre 2012. Dice Patrizio Bertelli: «Sono certo che la collaborazione di Luna Rossa con Emirates Team New Zealand darà ottimi risultati, consentendo a entrambi i team uno sviluppo più rapido ed efficace sia sul piano tecnico che sul piano sportivo. La scelta del Circolo della Vela Sicilia come yacht club sfidante è anch'essa significativa: ritengo infatti importante, in un momento come questo, sottolineare l'unità del nostro Paese anche sul piano culturale e sportivo».

Le norme previste per la nazionalità di costruzione sono abbastanza labili e relative al minimo consentito a restare nelle richieste del famoso Deed of Gift, dunque è facile prevedere che qui da noi saranno costruiti gli scafi del catamarano Ac 72 e tutto il resto(strutture e completamenti) in Nuova Zelanda, sfruttando il cantiere già operativo. È giusto pensare che a Luna Rossa sia stato richiesto anche un corrispettivo economico, anche se è difficile dare un valore al design, in questo caso, perché comunque mancherebbe il tempo per poter lavorare in maniera produttiva, anche con uno stuolo di ingegneri e scienziati. I neozelandesi lavorano al progetto da quando sono note le regole, più di un anno. Da tener presente la buona industria aeronautica italiana, da cui possono venire dati per l'ala rigida.

Luna Rossa e Emirates sono stati leali avversari sia nel 2000, quando The Silver Bullet (soprannome della barca targata Prada) vinse le regate di selezione e si presentò come sfidante, sia nel 2007, quando erano di fronte per la finale sfidanti a Valencia. Team New Zealand è sostenuto da un imprenditore italiano, Matteo De Nora, che ha propiziato questo accordo con il suo uomo di riferimento Grant Dalton, skipper dalla tempra molto dura, che offre una chiave interessante per leggere questo accordo: «La collaborazione con Luna Rossa rappresenta per noi un ulteriore passo verso l'obiettivo, a lungo termine, di dare al nostro team anche un ruolo di fornitore di tecnologie e servizi di altissimo livello, con lo scopo di sottolineare l'eccellenza e la competenza neozelandese nel campo della nautica». Per Luna Rossa, che inizierà subito a regatare con il catamarano piccolo AC 45 nelle World Series il comandante, la notizia non è ancora ufficiale, dovrebbe essere Max Sirena, un veterano che ha partecipato anche alla sfida vincente di Bmw Oracle del 2010 come responsabile dell'ala.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi