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Questo articolo è stato pubblicato il 03 novembre 2011 alle ore 13:57.

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I cinque punti vanno nella direzione giusta per rafforzare l'euro e l'Europa. La grave crisi dell'euro indica che il processo di integrazione economica e monetaria è a un bivio. Si può andare avanti verso forme di integrazione più profonda, oppure accettare un processo di indebolimento che potrebbe essere fatale all'Unione stessa.

La prima opzione implica tra l'altro definire vie concrete per una maggiore integrazione fiscale, rafforzare la stabilità finanziaria, e rafforzare la governance europea. I cinque punti coprono questi temi e sono in generale da condividere.

Il mandato della Banca centrale europea va rivisto anche alla luce del ruolo che l'instabilità finanziaria (spesso endogena) ha mostrato di ricoprire con la crisi. Quindi alla revisione del mandato vanno associate la definizione e la ricognizione di strumenti macroprudenziali, compresa la divisione dei compiti tra Banca centrale e autorità nazionali.

Occorre fare chiarezza sui diversi ruoli che gli Eurobond possono ricoprire, e comprendere meglio le implicazioni della creazione di questi strumenti per evitare il rischio di confusione sugli obiettivi. Più in generale bisognerà chiedersi in che modo il mercato dei titoli sovrani nella zona euro ne sarà modificato. Ci dovrebbe essere un'agenzia del debito europeo? In che modo si dovrà interagire con sottoscrittori sovrani extra-europei?

La mia osservazione generale è che bisogna collegare meglio i cinque punti con la strategia di crescita. Su questo campo l'euro deve porsi diversi obiettivi: innalzare significativamente il tasso di crescita dell'intera area. Rendere la crescita più bilanciata, favorire la convergenza, migliorare i meccanismi di aggiustamento. Gli squilibri delle economie reali riflessi negli squilibri correnti nascondevano squilibri più profondi generati da cattiva allocazione del risparmio (verso settori non competitivi e poco profittevoli).

Occorre chiedersi in che modo le misure proposte nei cinque punti potranno tener conto di questi problemi e rendere l'intera area euro più solida e resistente.

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TAG: Bce

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