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Questo articolo è stato pubblicato il 04 novembre 2011 alle ore 23:00.
L'ultima modifica è del 04 novembre 2011 alle ore 21:11.

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Un uomo armato di pistola ha sparato al segretario del vescovo di Firenze, Giuseppe Betori. Il segretario, Don Paolo, è rimasto ferito ed è in prognosi riservata. Il vescovo è illeso. A tarda sera un uomo le cui caratteristiche corrispondono alla descrizione di quello che ha sparato al segretario del vescovo di Firenze Giuseppe Betori è stato bloccato dalla polizia in piazza Santo Spirito. L'uomo aveva con sé una pistola. Si tratterebbe di un clochard e non sarebbe tra i cinque già fermati portati in questura.

Secondo una prima ricostruzione l'uomo è entrato nel palazzo dall'ingresso posteriore, mentre anche l'auto di Betori, che aveva a fianco il segretario, stava entrando dalla porta carraia. Quando Don Brogi è sceso dall'auto l'uomo ha chiesto di parlare con il vescovo, ma il segretario ha risposto che non era il momento. L'uomo ha sparato, sembra un solo colpo, ferendo Don Paolo, mentre Betori si trovava ancora a bordo dell'auto.

Don Paolo Brogi, attualmente ricoverato in un ospedale di Firenze, è originario di Castel Fiorentino. Prima di diventare segretario particolare dell'arcivescovo di Firenze è stato cappellano all'Impruneta e poi parroco a Montelupo. Dal 2008 segue monsignor Betori, arcivescovo di Firenze. «È un episodio spiacevole ma sono sereno. Fa parte della missione di un vescovo incontrare la gente e tra questa c'è anche chi non è animato da buone intenzioni, ma verso tutti, anche verso costui, il vescovo ha sentimenti di misericordia», ha commentato in serata Betori.

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