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Questo articolo è stato pubblicato il 04 novembre 2011 alle ore 22:22.

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CANNES - Una volta era Giulio, Giulietto, il "genio". Ora è solo il "professore" e il tono, quando gli si rivolge, si è fatto cauto, prudente, come di chi sa che da un momento all'altro quella "coabitazione difficile" potrebbe concludersi con effetti dirompenti per una maggioranza in bilico, un Governo che arranca. Silvio Berlusconi non rinuncia a qualche battuta di spirito con il suo ministro dell'Economia Giulio Tremonti ma resta guardingo, sa che non si può fidare. Solo mercoledì sera, Tremonti era entrato in Consiglio dei ministri a riunione già iniziata dicendo ai suoi colleghi: «Continuate pure a illudervi che questo emendamento basterà, tanto domani saremo costretti ad accettare il salvataggio del Fondo monetario». Parole profetiche o forse solo il frutto di contatti tecnici con Washington intessuti nelle ultime settimane e che hanno prodotto i risultati visti a Cannes. Parole che lasciano prevedere un'evoluzione se possibile ancora più negativa del rapporto tra i due mentre sono in arrivo già a fine mese gli ispettori del Fondo monetario e poi quelli dell'Unione europea che busseranno quasi certamente a via XX Settembre e non a Palazzo Chigi.

Ieri il blog del Financial Times ha rilanciato anche una frase attribuita da alcuni giornali a Tremonti nei giorni scorsi. «Dico che lunedì - avrebbe detto il ministro al premier - ci sarà un disastro sui mercati se tu, Silvio, resterai al tuo posto e non te ne andrai. Perché il problema per l'Europa e i mercati, giusto o no che sia, sei tu». Ft dice che la frase è stata detta durante il G-20 ma non ci sono conferme di questo. Anzi, la frase è stata smentita seccamente dal portavoce di Tremonti.

Berlusconi e Tremonti siedono uno accanto all'altro nella saletta del palazzo del Cinema di Cannes. Il premier cerca di rendere presentabile un piatto indigesto che ha tutto il sapore del commissariamento mentre il ministro sorride ma resta in silenzio quasi per tutto il tempo dribblando, con l'ormai proverbiale scortesia, le domande dei giornalisti. Una cronista dell'agenzia Reuters chiede al ministro dell'Economia se non ritenga che senza il premier la situazione economica dell'Italia potrebbe migliorare più rapidamente. Tremonti non fa in tempo a rispondere che il Cavaliere lo brucia: «È una domanda con risposta già certa», assicura sorridente. E Tremonti allora taglia corto: «Onestamente dopo quello che ha detto il presidente del Consiglio non credo ci sia altro da aggiungere». Berlusconi, soddisfatto, si rivolge alla cronista ribatte con le parole di Giulio Cesare in punto di morte: «Tu quoque reuters fili mi...» alludendo al fatto che la Reuters era stata la prima agenzia a diffondere la notizia del monitoraggio del Fondo monetario sull'Italia.

Un altro giornalista chiede allora se è vero, come si è letto su molti giornali, che Tremonti abbia chiesto un passo indietro di Berlusconi. «Io - ribatte il ministro – devo dire che non ho letto i giornali in questo periodo, quindi quando avrò un po' più di tempo li leggerò». Ma, incalzato, prosegue: «Non credo sia dovere di nessuno smentire le cose che non ha letto o detto. I giornali sono fatti benissimo, però non ho avuto il tempo di leggerli». Berlusconi sorride accanto a lui e rincara: «Io confermo di non leggerli da molto più tempo: voi sapete bene che quello che è rappresentato dai giornali sulla politica è lontano dalla realtà».

Anche chi non è un grande ammiratore di Tremonti come il ministro degli Esteri, Franco Frattini, suggerisce una lettura benevola del silenzio di Tremonti a Cannes. «Il ministro non è mai molto prodigo di commenti... – dice il responsabile della Farnesina – poi quando c'è il presidente del Consiglio, di solito parla il presidente del Consiglio». Anche perché «quando si è in una squadra, si gioca in una squadra», dice ancora Frattini liquidando i presunti contrasti tra il premier e il ministro dell'Economia. Ma il «duo più diviso del mondo» come lo chiama Francesco Rutelli resta sempre sulla scena sia pure in un teatro in disarmo.

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