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Questo articolo è stato pubblicato il 08 novembre 2011 alle ore 09:08.

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C'è un'altra variante nella caso in cui non si vada a elezioni anticipate. Oltre a un Governo di responsabilità nazionale, c'è l'ipotesi di un Esecutivo di centro-destra con allargamento della maggioranza all'Udc. A questa strada si potrebbe accedere soprattutto nel caso in cui Silvio Berlusconi prenda atto che la sua maggioranza non c'è più prima di qualsiasi passaggio parlamentare. Decide così di recarsi subito al Quirinale e rimettere il suo mandato cercando di favorire la nascita di un Esecutivo indicando lui stesso un nome. La sfiducia parlamentare, infatti, indebolirebbe il suo peso politico mentre con le dimissioni subito si potrebbe profilare una circostanza simile al '94. Quando, da premier uscente, sostenne un Governo guidato da una personalità di centro-destra, Lamberto Dini. Questa volta potrebbe esserci un Esecutivo Letta sostenuto dalla attuale maggioranza allargata all'Udc e terzo polo. Avrebbe nel suo programma l'attuazione della lettera Ue e la riforma della legge elettorale (o l'eventuale svolgimento del referendum) e avrebbe avanti fino alla fine naturale della legislatura.


- I mercati non sarebbero favorevoli: la linea di continuità con il passato è troppo marcata e resta lo spettro di nuove liti nella maggioranza. La fattibilità politica è ridotta per l'indisponibilità (al momento) della Lega. Per il Sole 24 Ore porterebbe solo a una tregua, non a una svolta politica decisiva

Giudizio dei mercati - NEGATIVO
Praticabilità politica - BASSA
Giudizio del Sole 24 Ore - MEDIO

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