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Questo articolo è stato pubblicato il 08 novembre 2011 alle ore 09:15.

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L'ultima tra le possibilità, con annesse varianti, riguarda quale Governo porterà il Paese alle urne. Cioè, dando per scontata la fine della legislatura e le elezioni anticipate, ci sono due possibilità: o che sia Berlusconi premier a gestire l'ordinaria amministrazione fino al voto; oppure che sia un altro Esecutivo guidato da un altro presidente del Consiglio a guidare il Paese nelle ultime settimane che precedono il voto.

Il primo scenario sarebbe il più scontato – accadde anche a Romano Prodi nel 2008 – ma l'altra opzione terrebbe molto in conto il giudizio dei mercati e dell'Europa che ormai sembrano aver messo all'indice il premier. Quindi anche l'ordinaria amministrazione affidata a un nuovo premier incaricato dal Colle potrebbe portare ossigeno ai nostri titoli di Stato. L'iter vedrebbe il Quirinale dare l'incarico a un nuovo presidente del Consiglio che giura e che resta in carica fino alle elezioni, anche se non dovesse incassare la fiducia delle Camere. Cioè anche in assenza di una maggioranza parlamentare andrebbe comunque avanti fino alla data delle urne.


- Resta nella casistica-voto quindi ci sarebbe l'ok dei mercati, soprattutto se a guidare alle urne ci fosse Monti. Fifty-fifty le possibilità che sia un altro premier a portare al voto: è auspicata da molti perché non aggraverebbe la crisi in campagna elettorale. Per il Sole 24 Ore ci sarebbe maggiore credibilità con l'Ue

Giudizio dei mercati - POSITIVO
Praticabilità politica - MEDIA
Giudizio del Sole 24 Ore - MEDIO

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