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Questo articolo è stato pubblicato il 08 novembre 2011 alle ore 20:15.

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NAPOLI. Tutti colpevoli. La sentenza di primo grado al processo di Napoli su Calciopoli inchioda tutti i principali imputati accogliendo sostanzialmente le richieste dei Pubblici ministeri. Luciano Moggi e' stato condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione per ''promozione dell'associazione a delinquere'' e ''frode sportiva'', gli ex designatori arbitrali, Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto rispettivamente a 3 anni e 8 mesi e 1 anni e 11 mesi. A Moggi e' stata data anche l'interdizione dei pubblici uffici e il Daspo.

Il collegio presieduto dal giudice Teresa Casoria ha condannato anche l'ex vicepresidente della Figc, Innocenzo Mazzini (2 anni e 2 mesi) e gli ex arbitri Massimo De Santis (1 anno e 11 mesi), Paolo Bertini (1 anno e 5 mesi), Salvatore Racalbuto (1 anno e 8 mesi) e Antonio Dattilo
(1 anno e 5 mesi).

Per ''frode sportiva'' 1 anno e 3 mesi sono stati comminati al presidente della Lazio, Claudio Lotito, ai fratelli Andrea e Diego Della Valle proprietari della Fiorentina, e l'ad viola, Sandro Mencucci, 1 anno e 6 mesi al presidente della Reggina, Pasquale Foti. Un anno all'ex dirigente del settore arbitri del Milan Leonardo Meani, e agli ex guardalinee Puglisi e Titomanlio

Assolti invece l'ex arbitro Rodomonti, alla segretaria della Figc, Maria Grazia Fazi, il collaboratore dei designatori Mazzei, i guardalinee Ambrosino, Ceniccola e Gemignani, l'ex ds del Messina, Mariano Fabiani, e il giornalista Ignazio Scardina.

In tutto 16 condanne e 8 assoluzioni. Un pronunciamento che accoglie l'impianto accusatorio dei Pm napoletani. ''Non e' stata una farsa, non e' stata come si e' detto Farsopoli. Penso sia andata bene'' e' stato il commento del Pm, Stefano Capuano, ''Non ho voglia di fare battute, non parlo'' ha detto Moggi lasciando il Tribunale. ''E' una sentenza che non mi aspettavo per come era andato il dibattimento, faremo sicuramente ricorso in appello per ristabilire quella che secondo noi e' la verita''', rileva uno dei suoi difensori, Maurilio Prioreschi.

La Juventus invece commenta con una nota sul proprio sito Internet. ''La sentenza odierna afferma la totale estraneità ai fatti contestati della Juventus, che presso il tribunale di Napoli era citata in giudizio come responsabile civile a titolo di responsabilità oggettiva – si legge –. Tale decisione, assunta all'esito di un dibattimento approfondito e all'analisi di tutte le prove, stride con la realtà di una giustizia sportiva sommaria dalla quale Juventus è stata l'unica società gravemente colpita e l'unica a dover pagare con due titoli sottratti, dopo aver conseguito le vittorie sul campo, con una retrocessione e con relativi ingenti danni. Juventus proseguirà nelle sue battaglie legittime per ripristinare la parità di trattamento''.

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