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Questo articolo è stato pubblicato il 08 novembre 2011 alle ore 15:03.

Sciopero dei benzinai confermato a partire dalle ore 19 di stasera fino alle ore 7 di venerdi mattina per Fegica Cisl e Faib Confesercenti. Hanno invece deciso di sospendere lo sciopero le altre due sigle sindacali dei benzinai Anisa e Figisc-Confcommercio. È questo l'esito dell'incontro al ministero dello Sviluppo conomico.

Le associazioni dei gestori di distribuzione del carburante si sono così spaccate nel corso del tavolo. L'oggetto del contendere è stato il bonus fiscale, ovvero la facilitazione che scade a fine anno. Le preoccupazioni per il rinnovo del bonus hanno portato le associazioni alla proclamazione di 15 giorni di sciopero, la prima tranche parte da stasera alle 19, per terminare venerdì alle 7 del mattino. La mobilitazione è stata, quindi, riconfermata solo da due sigle (Fegica e Faib-Confesercenti) mentre la Figsc e Anisa-Confcommercio hanno deciso di sospendere lo sciopero, avendo raggiunto l'accordo al ministero di via Veneto.

Secondo dati ministeriali, Figisc e Anisa coprono oltre il 50% dei gestori sindacalizzati. E tenendo presente che il 20% circa non aderisce a nessuna sigla sindacale, allo sciopero che inizierà stasera non aderirà circa il 70% dei distributori.

Saglia: sciopero gestori irresponsabile
Lo sciopero dei gestori da due delle sigle sindacali dei benzinai, la Fegica-Cisl e la Faib Confesercenti, è un «atto irresponsabile», ha commentato il sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano Saglia. Che ha assicurato: «Le richieste dei benzinai entreranno a far parte del maxiemendamento al Ddl stabilità, come ha confermato in riunione dallo stesso ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani».

Le posizioni dei sindacati
Quanto all'adesione allo sciopero dei benzinaii, Fegica-Cisl, «ci sará una partecipazione massiccia perchè il provvedimento è di vitale importanza (bonus fiscale, ndr), senza il quale il 60% degli impianti potrebbe chiudere». Sostanzialmente, per Fegica Cisl e Faib: non è cambiato niente e dal Governo sono arrivati solo impegni generici. A commentare invece positivamente l'incontro è stata la Figisc Confcommercio. «Abbiamo raggiunto l'accordo con il Governo perchè c'è stata una risposta concreta alle nostre richieste».

I benzinai (che aderiranno allo sciopero) incroceranno le braccia su tutto il territorio nazionale (in Sicilia già oggi, e hanno aderito il 70%). Pompe aperte nelle zone alluvionate (Genova, Cinque Terre e Lunigiana) per favorire i soccorsi. Sulla rete autostradale, dove lo sciopero scatterà alle ore 22 di oggi fino alle ore 6 di venerdì, saranno almeno 462 gli impianti che garantiranno il rifornimento dell'utenza in transito (un impianto ogni 100 Km, come previsto da un documento della conferenza delle Regioni del 3 marzo 2011).

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