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Questo articolo è stato pubblicato il 11 novembre 2011 alle ore 13:28.
Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, si è detto oggi pronto a difendere l'Europa con «tutte le forze», sottolineando che ora «occorre rimettere in carreggiata» la Grecia e l'Italia. Sarkozy, che si è brevemente fermato davanti alle telecamere di Tf1 e France 2 al termine delle cerimonie per l'armistizio della Grande Guerra, ha preferito non commentare le critiche dell'Unione europea alle misure annunciate da Parigi e definite insufficienti. «Quello di cui c'è bisogno - ha detto il capo dell'Eliseo - è riuscire a rimettere in carreggiata la Grecia, ed è quello che sta succedendo, e i nostri amici italiani, ed è quello che si sta facendo».
Confermando che «fra pochi minuti» avrà un colloquio telefonico con il presidente Giorgio Napolitano, Sarkozy ha aggiunto che l'Europa «è l'eredità che abbiamo ricevuto dai nostri nonni e dai nostri padri, non abbiamo il diritto di dilapidarla. Per la Francia e per la Germania, ci sono due soluzioni. La convergenza e la pace o la divergenza e lo scontro. La convergenza e la pace è l'Europa. Io difenderò questa Europa con tutte le mie forze. Non c'è altra scelta».
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