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Questo articolo è stato pubblicato il 12 novembre 2011 alle ore 16:10.
L'ultima modifica è del 12 novembre 2011 alle ore 12:50.

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In un Pdl sempre più diviso sul dopo Berlusconi, "gli scontenti" decidono di separarsi e formare un gruppo misto: questa mattina i deputati Roberto Antonione, Giustina Destro, Fabio Gava, Giancarlo Pittelli e Sardelli hanno formalizzato la costituzione all'interno del gruppo Misto della Camera dei deputati della componente «Costituente popolare liberale-Pli». All'iniziativa ha partecipato Enzo Scotti in rappresentanza di «Noi Sud». All'iniziativa dei deputati "malpancisti" - che all'inizio del mese avevano sottoscritto un documento in cui chiedevano «un nuovo gpverno per una nuova fase politica» - ha avuto un «ruolo determinante» il Partito liberale italiano con il quale, spiega Pittelli, «è stato raggiunto un accordo di collaborazione politica».
Nel pomeriggio anche un altro deputato, Gerardo Soglia, è passato al gruppo Misto. Soglia era iscritto al gruppo di Popolo e Territorio, in "prestito" dal Pdl per favorire gli equilibri di PT nelle commissioni.

Berlusconi a pranzo con Monti, Gasparri nega le divisioni del Pdl
Intanto, alle 14 il premier Berlusconi ha incontrato per un pranzo Mario Monti, incontro che si è protratto per circa due ore. In giornata, poi, si terrà una riunione dell'ufficio di presidenza del Pdl per decidere la linea da seguire, soprattutto per discutere dell'ipotesi della proposta di Angelino Alfano o di Lamberto Dini come alternativa a Mario Monti per Palazzo Chigi.
«Il Pdl non è spaccato, stiamo discutendo del futuro dell'Italia e dei programmi che non possono che essere quelli concordati in sede Europea», chiosa il capogruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri. A difendere Berlusconi è anche il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, che in una nota spiega come «nel diario fazioso di una crisi costruita con insistenza per distruggere il berlusconismo, salvo pretenderne un comportamento responsabile in tutti, ovviamente i contenuti dell'azione di governo sono tenuti accuratamente al di fuori del confronto. Se per il centrodestra la lettera all'Europa costituisce l'inequivoco riferimento, si prospetta per la sinistra l'evidente disegno di coprire l'incapacità delle riforme con tasse aggiuntive sul patrimonio e demagogia a buon mercato sui privilegi, veri o presunti».

Scajola: Berlusconi sia protagonista della nuova fase politica
Un altro esponente del Pdl che nega le fratture all'interno del partito è Claudio Scajola. Che anzi, rilancia la figura di Berlusconi per «la nuova fase politica»:
«La nuova fase che si apre deve avere come protagonista Silvio Berlusconi, che ha dimostrato grande senso di responsabilità», ha detto l'ex ministro, per il quale ora si tratta di dar vita «ad un governo in tempi brevi per affrontare la difficile situazione». Alla domanda se il partito si è spaccato, Scajola replica: «Non credo. Il partito ha saputo discutere in questo passaggio difficile ma non vedo spaccature».

Cicchitto: Monti? Bisogna vedere il programma
Un governo guidato da Mario Monti? «È una delle ipotesi, ma bisogna verificare il quadro in cui si colloca», ovvero l'aspetto «politico e programmatico e le idee», soprattutto «in termini di programma». «Allo stato attuale abbiamo appreso molte cose, peraltro contrastanti, dai giornali. Ma sappiamo ben poco sulla sostanza politica» di un eventuale esecutivo del Professore. Lo afferma il capogruppo del Pdl, Fabrizio Cicchitto, conversando con i cronisti a Montecitorio.È fondamentale verificare «gli aspetti del programma, che sará una delle questioni principali». Anche i rapporti con la Lega, se il Carroccio dovesse passare all'opposizione, è un tema «ancora in fase di discussione» nel Pdl. (Ch. B.)


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