Barroso telefona a Monti. L'Europa lo sostiene, ma bisogna far presto con le riforme

L'Europa esprime il suo sostegno al futuro governo Monti, ma nello stesso tempo gli rinnova il suo invito a mettere a punto al più presto le riforme per la crescita dell'Italia. In mattinata il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, ha avuto un colloquio telefonico con il premier incaricato, colloquio che ha fatto seguito a un messaggio di congratulazioni inviato dallo stesso Barroso: «Sono certo che lei saprà affrontare con successo le difficoltà economiche che l'Italia attraversa in questo momento, affinché il Paese possa al più presto tornare ad essere il grande protagonista dell'Europa comunitaria che è sempre stato nel passato».

Anche il cancelliere tedesco Angela Merkel, come ha riferito il suo portavoce, «spera che il nuovo governo italiano si insedi presto e che le misure di austerity e le riforme vengano attuate rapidamente e senza perdere tempo». Parole di elogio al discorso di ieri di Mario Monti sono giunte anche dal Commissario per gli Affari Economici e Monetari Olli Rehn, per il quale il premier incaricato «è stato molto chiaro da subito nel mettere l'accento sull'equilibrio fra consolidamento fiscale e riforme strutturali». Lo ha riferito il portavoce del Commissario Rehn, Amadeu Altafaj Tardio.

I servizi tecnici della Commissione europea stanno esaminando la risposta del ministro Giulio Tremonti alla richiesta di informazioni sulle misure per il consolidamento del bilancio e le riforme strutturali. Il portavoce del commissario Olli Rehn ha indicato che il lavoro è ancora in corso, la missione tecnica Ue-Bce è ancora a Roma e che "il lavoro di valutazione deve essere ancora concluso". La Commissione europea, in effetti, ha deciso in ogni caso di aspettare le prime decisioni del nuovo governo che sono attese entro la fine del mese. Rehn presenterà il primo rapporto sull'Italia alla riunione dell'Eurogruppo che si terrà alla fine di novembre.

La «diagnosi» della Commissione europea «sullo stato dell'economia italiana non cambia perchè c'è una nuova amministrazione», ha chiarito il portavoce.

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