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Questo articolo è stato pubblicato il 16 novembre 2011 alle ore 14:02.

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Con la nomina della professoressa Paola Severino al ministero di Via Arenula, per la prima volta il Guardasigilli della Repubblica è una donna. Nata a Napoli il 22 ottobre del 1948, si è laureata in giurisprudenza alla Sapienza di Roma si è poi specializzata in Diritto Penale e Criminologia ed è uno dei più noti avvocati penalisti italiani.

Nel suo lungo curriculum appaiono anche la difesa di nomi eccellenti come Romano Prodi, Giovanni Acampora, ma anche Eni, Francesco Gaetano Caltagirone e Cesare Geronzi nel processo del crac Cirio. Severino ha anche difeso l'Unione delle comunità ebraiche nella causa contro l'ex ufficiale delle SS Erich Priebke.

La sua carriera accademica si è svolta principalmente alla Luiss di Roma, facoltà di giurisprudenza, dove ha iniziato a insegnare nel 1987 e della quale è stata preside fra il 2003 al 2006. Attualmente è vicerettore dell'ateneo. Un'altra cattedra che la vede impegnata da anni è quella di diritto penale alla Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma.

Dal 30 luglio 1997 al 30 luglio 2001 la professoressa Severino ha rivestito anche la carica di Vice Presidente del Consiglio della Magistratura Militare, e sempre nel 2001 è risultata essere fra i manager pubblici più pagati.

Vicina all'Udc, il suo nome in politica era stato fatto di recente, quando Angelino Alfano aveva lasciato il ministero della Giustizia per diventare segretario del Pdl. Precedentemente ha lavorato nello staff di Giovanni Maria Flick, ministro della Giustizia nel governo Prodi. E' sposata con Paolo Di Benedetto, nominato nel 2003 da Silvio Berlusconi commissario della Consob.

Un curiosità: nel 2003, al Festival dei Due Mondi di Spoleto, è stata l'avvocato difensore del processo a Charlotte Corday, assassina di Marat, contro la pubblica accusa rappresentata da Antonio Di Pietro. Moderatore era Severino Santiapichi, presidente del processo Moro.

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