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Questo articolo è stato pubblicato il 17 novembre 2011 alle ore 14:52.
È una ricetta in cinque punti quella delineata da Monti sulle liberalizzazioni. Contro le rendite e le chiusure corporative, spiega il premier, bisognerà ridurre il carico di oneri eccessivi delle procedure amministrative; procedere al riordino delle professioni regolamentate attuando quanto previsto nella legge di stabilità, a partire dall'abolizione delle tariffe minime; rafforzare i poteri dell'Antitrust; completare la deregulation dei servizi pubblici locali; ridurre i tempi della giustizia civile.
Concorrenza, dunque, come motore di crescita. Al pari, aggiunge Monti, della rimozione degli ostacoli alla crescita dimensionale delle imprese (anche attraverso la delega fiscale) e di interventi per faciltare l'ingresso nel lavoro dei giovani anche con la nascita di nuove attività imprenditoriali.
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