Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 17 novembre 2011 alle ore 18:02.

My24
Corrado CliniCorrado Clini

È un tecnico molto apprezzato, al ministero da oltre vent'anni, ma le prime dichiarazioni del neoministro dell'ambiente Corrado Clini mettono già in allerta gli ambientalisti. Sì, perché in un'intervista a Radio2 Clini ha detto di non essere del tutto contrario a quelli che per i paladini dell'ambiente sono vere e proprie bestie nere: organismi geneticamente modificati, energia nucleare e persino la caccia.

Già noto per le sue posizioni sulla sostanziale inutilità e obsolescenza del Protocollo di Kyoto, Clini ha detto per esempio che il nucleare può essere possibile ma «a certe condizioni»: «Il ritorno al nucleare è una opzione sulla quale bisognerebbe riflettere molto - ha detto Clini - anche se quello che è avvenuto in Giappone ha scoraggiato. Comunque, di base, la tecnologia nucleare rimane ancora una delle tecnologie chiave a livello globale». (In serata ha chiarito: «Non ho certo intenzione di riaprire una questione già risolta in modo chiaro con il referendum e sono impegnato da anni nella promozione e nello sviluppo delle energie rinnovabili»).

E sugli Ogm, il ministro ha spiegato che «in molti casi fanno bene, in altri possono essere pericolosi. Io sono favorevole ad usare Ogm nelle zone marginali dove c'è aridità e dove c'è dissesto idrogeologico». Anche in Italia, dunque, per esempio «in alcune zone appenniniche dove si potrebbero studiare piantumazioni ad hoc che possano conservare la sicurezza dei suoli e aumentare l'assorbimento del carbonio».
Infine, alla domanda se fosse favorevole o meno alla caccia, Clini ha risposto di non essere un cacciatore, ma di apprezzare «i cacciatori che proteggono anche l'ambiente. Quelli che vanno a caccia per sfogarsi, invece, mi pare che siano pericolosi», ha risposto.

Infine, per quanto riguarda le opere pubbliche più contestate degli ultimi anni, il ministro ha giudicato «un'opera di ingegneria bellissima» il Ponte sullo Stretto, anche se «quello che dobbiamo capire è se nel nostro Paese il Ponte sullo stretto sia un'opera prioritaria». Mentre la Tav in Val di Susa «si deve assolutamente fare».

Come prevedibile, Verdi e Greenpeace si sono subito scagliati contro queste parole giudicandole «ottusa politica del passato» e citando il risultato del referendum di aprile sul nucleare. Anche se solo ieri, di contro, Wwf e Lifegate avevano lodato le dichiarazioni di Clini sul progetto di un netto taglio alle emissioni di gas serra.

A criticare Clini, oggi, è anche il leader dell'Idv Antonio Di Pietro: «Se il buongiorno si vede dal mattino oggi non è un buon giorno per l'ambiente. Alla prima dichiarazione pubblica il ministro Corrado Clini ha già sbagliato due volte. In primo luogo perché ritiene che in Italia bisogna considerare l'opzione nucleare, in secondo luogo perché, esercitando uno strumento di democrazia diretta, il popolo italiano ha bocciato con il 95% questa tecnologia obsoleta e pericolosa», afferma in una nota. «Mi auguro - aggiunge - che questo governo rispetti la volontà dei cittadini». (Ch. B.)

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi