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Questo articolo è stato pubblicato il 23 novembre 2011 alle ore 17:23.

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Alla larga da Finmeccanica? Il colosso industriale a partecipazione pubblica è coinvolto in un'inchiesta per corruzione che rappresenta il "primo test di governance" per il governo Monti, ha registrato pesanti perdite e rischia il downgrade, è dilaniato dalla lotta di potere ai vertici. "Gli investitori che non sono già fuggiti dalla compagnia italiana dovrebbero farlo": è il sintetico suggerimento che si legge nella pagina internet della Lex Column del Financial Times, sotto il titolo "Finmeccanica: sulla difensiva".

Tra i vari articoli del Ft sulla crisi di Finmeccanica, colpisce il duro monito di Lex: "Senza chiarezza su dove le indagini porteranno o su come le questioni delle rappresentanze politiche saranno risolte e alla luce della crescente competizione nel mercato della Difesa, gli investitori che non sono già fuggiti dovrebbero chiedersi perché no?".

Secondo la Lex Column, gli investitori hanno ogni diritto a essere "scettici", visto che l'elenco dei guai della più grande compagnia italiana della Difesa diventa sempre più lunga e potrebbe allungarsi ancora.

Il quotidiano riassume la situazione finanziaria del gruppo, con la perdita netta di 324 milioni di euro registrata a fine settembre (per i rallentamenti nelle divisioni Elettronica per la Difesa e Aeronautica) e i 753 milioni di oneri di ristrutturazione (legati in gran parte al programma Boeing 787). A tutto ciò si aggiungono le divergenze ai vertici, con il presidente Pier Francesco Guarguaglini che si è opposto ad alcuni progetti di ristrutturazione dell'ad Giuseppe Orsi. Inoltre, Finmeccanica è al centro di indagini che coinvolgono la controllata Selex Sistemi Integrati (l'ad di Selex è la moglie di Guarguaglini che, come il marito, ha negato ogni comportamento scorretto).

"Alcuni investitori potrebbero pensare che ci sia del valore sottostante in Finmeccanica. Le attività legate agli elicotteri e ai sistemi di Difesa sono stabili e sono previste alcune cessioni. Le azioni trattano a solo 3 euro, meno di un terzo del valore nominale. Ma la quota in mano al Governo esclude ogni immediato takeover. Senza chiarezza su dove le indagini porteranno o su come le questioni delle rappresentanze politiche saranno risolte e alla luce delle crescente competizione nel mercato della Difesa, gli investitori che non sono già fuggiti dovrebbero chiedersi perché no?".

L'indagine per corruzione che tocca Finmeccanica e altre società a partecipazione pubblica è "il primo test" per il nuovo governo Monti, sottolinea ancora il Ft in una corrispondenza di Guy Dinmore. L'inchiesta è diventa un match politico.

Nel suo ruolo di ministro delle Finanze, il premier Monti è "direttamente responsabile" della quota di controllo statale del 30% di Finmeccanica e detiene il 100% dell'Enav, responsabile per il controllo del traffico aereo.

Monti – aggiunge il Ft - ha diffuso una dichiarazione ieri sera in cui afferma di seguire da vicino gli sviluppi e di aspettarsi una soluzione "rapida e responsabile". Il primo ministro ha detto che lui e i suoi ministri faranno in modo che la compagnia prenda le "necessarie iniziative", senza però specificare quali, puntualizza il Ft.

Intanto – sottolinea il quotidiano - l'ad Giuseppe Orsi "combatte per ripristinare la fiducia degli investitori". E mentre è impegnato nella lotta di potere con Guargaglini, "spera di evitare il downgrade della compagnia a titolo spazzatura" negli incontri a New York con le agenzie di rating Moody's e Standard & Poor's.

Finmeccanica, ricorda il Ft, ha perso un terzo del suo valore dalla scorsa settimana e il 65% quest'anno. Il gruppo ora ha un valore di mercato di appena 1,7 miliardi di euro.

"Sale la pressione su Finmeccanica", titola il Wall Street Journal. Il nuovo primo ministro sta monitorando da vicino l'indagine per corruzione, "vuole essere sicuro che il più grande appaltatore della Difesa e del settore aerospaziale l'affronti in modo appropriato", aggiunge il Wsj, citando il comunicato della presidenza del Consiglio.

I politici hanno subito preso le distanze dal caso. L'Udc, in particolare, ha negato di avere commesso reati, dopo le voci secondo cui la sua tesoreria avrebbe ricevuto 200mila euro. precisa il quotidiano Usa.

Finmeccanica è conosciuta – ricorda il Wsj - per la sua divisione elicotteri AgustaWestland. E' anche uno dei fornitori della Boeing per il suo aereo passeggeri Dreamliner.

La vicenda è seguita anche dalla stampa francese. Les Echos, in particolare, titola: "La direzione di Finmeccanica barcolla sullo sfondo di uno scandalo politico-finanziario". Nei prossimi giorni, Finmeccanica convocherà un consiglio d'amministrazione che potrebbe decidere sulle sorti del presidente. Guarguaglini – precisa il quotidiano - ha smentito "categoricamente" di avere creato fondi occulti o distribuito denaro a responsabili politici. Intanto lunedì Guarguaglini "ha confermato sua moglie" al posto di amministratore delegato di Selex.

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