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Questo articolo è stato pubblicato il 23 novembre 2011 alle ore 23:24.

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Mentre il Governo si muove per trovare una «soluzione rapida e responsabile» alla vicenda Finmeccanica (come annunciava martedì una nota del premier Mario Monti), il mondo politico con Partito democratico e Italia dei valori in testa anche ieri ha continuato a chiedere un passo indietro al presidente del gruppo aerospaziale Pier Francesco Guarguaglini.

Antonio Di Pietro rivela di aver rifiutato 'offerte' di finanziamento: «Anche noi siamo stati contattati per avere qualche tozzo di pane - ha detto il leader dell'Idv sul suo profilo Facebook - ma abbiamo detto no, perché rifiutiamo di partecipare alle lottizzazioni e condanniamo questo sistema corrotto. Noi siamo diversi e lo rivendichiamo». Di Pietro parlando dell'inchiesta su Finmeccanica ricorda di aver sollevato da tempo alle Camere il caso del gruppo di Piazza Monte Grappa: «Sono giorni che l'Italia dei valori denuncia il sistema di malaffare che gravita intorno alla vicenda Finmeccanica. Non ho mai parlato di offerte di denaro o di mazzette né mai le avremmo accettate. Ribadisco, quindi, che la nostra denuncia politica è contenuta in diverse interrogazioni presentate da tempo in Parlamento e fa riferimento al sistema dei posti, delle consulenze e delle poltrone che si danno alla politica in cambio di favori».
«Voltare pagina» è la richiesta di Enrico Letta, vicesegretario democratico, ribadita da altri esponenti del partito. «Sulla responsabilità degli amministratori e dei dirigenti coinvolti nelle inchieste decideranno i magistrati sulla base di un ordinamento come il nostro che offre la massima tutela per la difesa - avverte il vicepresidente dei senatori del Pd Luigi Zanda -. Ma non è possibile che persone nei confronti delle quali emergono interrogativi assolutamente incompatibili con le responsabilità che rivestono, rimangano al proprio posto anche solo per un altro minuto».

Per Francesco Rutelli, leader dell'Api, «si avvicina il momento che il management chiarisca oppure è giusto fare un repulisti drastico». C'è anche chi, come i Verdi, chiede una commissione d'inchiesta, perché «la questione morale e l'ecologia della politica deve essere il primo punto dell'agenda per rinnovare l'Italia» ha detto il presidente dei Verdi Angelo Bonelli.

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