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Questo articolo è stato pubblicato il 24 novembre 2011 alle ore 13:09.

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Giorgio Napolitano (Ansa)Giorgio Napolitano (Ansa)

È necessario un «confronto costruttivo» tra tutti gli operatori della giustizia per recuperare l'efficienza del sistema. Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, intervenendo al Csm. Affinchè la giustizia mantenga i requisiti di «servizio fondamentale cui è affidata la traduzione in realtà dei principi di democrazia e legalitá», ha aggiunto il capo dello Stato, è quindi indispensabile un confronto costruttivo «tra tutti gli operatori del settore e tra i soggetti istituzionali competenti». Confronto che, ha proseguito Napolitano, «auspico da sempre e senza il quale non possono recuperarsi nè l'efficienza né, insieme, quel limpido e razionale funzionamento del sistema al quale occorre mirare con rigore, serenità e senso del dovere».

Desidero sottolineare - sono ancora parole del presidente della Repubblica - la cruciale importanza, a questo riguardo, della trasmissione di un valido codice deontologico, volto ad affermare il necessario rigore nel costume e nei comportamenti del magistrato. Così da favorire - non ha dubbi Napolitano - un esercizio responsabile dei poteri di giudice e pubblico ministero, e che tra l'altro, consenta alla magistratura italiana di contribuire alla costituzione dello spazio giuridico europeo e internazionale".

L'insediamento della Scuola superiore della magistratura per Napolitano è fondamentale per «l'attuazione della nuova struttura di formazione e aggiornamento dei magistrati: ancora una scommessa da vincere, c'è l'assoluta necessità che la scommessa venga vinta in tempi ragionevoli». Una formazione, dei giudici e dei pm, che non deve essere nozionistica, ma deve far maturare la loro consapevolezza e trasmettere «un valido codice deontologico volto ad affermare il necessario rigore nel costume e nei comportamenti del magistrato». Napolitano ha concluso auspicando che il nuovo modello di formazione contribuisca ad «armonizzare le esperienze dei magistrati professionali» con quelle di tutti gli altri operatori del sistema giustizia: in primo luogo avvocati e magistratura onoraria. «È mia intenzione avere con il Csm un confronto a breve scadenza», ha detto, riservandosi di tornare su questi argomenti.

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