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Questo articolo è stato pubblicato il 27 novembre 2011 alle ore 08:11.

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Contributivo, nella forma pro rata, per tutti dal 1° gennaio del prossimo anno e anticipo dal 2013 al 2012 del meccanismo sull'aggancio alla speranza di vita. Sono queste le misure del piano Fornero-Monti sulle pensioni che, eventualmente insieme ad un'accelerazione del percorso sull'innalzamento della soglia di vecchiaia delle donne, potrebbero essere inserite direttamente nel decreto sulla manovra. Il nodo sarà sciolto soltanto la prossima settimana, anche dopo probabili contatti informali tra il ministro del lavoro, Elsa Fornero, e le parti sociali.

La riforma vera e propria, che prevede anche il superamento delle anzianità e un più rapido innalzamento dell'età pensionabile attraverso un meccanismo flessibile di uscite con un minino di 63 anni e un massimo di 68, o 70, anni, sarà varata prima di Natale (con un Ddl ad hoc), dopo un confronto con le parti sociali. Nel pacchetto anche il riordino degli enti previdenziali (nascita del super-Inps), e l'armonizzazione delle aliquote contributive con il loro allineamento, a regime, verso il basso.

Resta da sciogliere il nodo dei pensionamenti garantiti con il solo canale dei 40 anni di contribuzione, che oggi rappresentano circa due terzi dei trattamenti di anzianità e su cui si svilupperà il confronto Governo-sindacati.

Il contributivo pro rata dovrebbe essere esteso anche ai fondi speciali Inps, alle Casse professionali e, compatibilmente con l'autonomia del Parlamento, a deputati e senatori e alle alte cariche dello Stato. Il piano Fornero-Monti (anticipato da Il Sole 24 Ore del 19 novembre e su cui si sofferma in dettaglio il Sole 24 ore del lunedì domani in edicola) parla chiaro: ricorso a un sistema di calcolo dei trattamenti più equo e uguale per tutti e superamento delle anzianità con un meccanismo flessibile di pensionamenti. Un piano che assorbe le tesi e le convinzioni espresse dalla stessa Elsa Fornero, insieme a Flavia Coda Moscarola, con un articolo sul nostro giornale il 10 ottobre scorso e ribadite in un altro articolo per la rivista "Italianieuropei" di prossima uscita.

Intanto i sindacati restano in attesa di una convocazione del ministro del Lavoro. Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, Chiede un «patto generazionale». Per l'ex ministro Maurizio Sacconi la possibilità di intervenire sulle pensioni può riguardare le «regole transitorie».

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